2011

Torino, Ventura: “Costruiamo qualcosa di positivo”

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TORINO, 26 agosto – Ã?«Le idee sulla formazione da schierare ad Ascoli sono chiare, ma per correttezza non voglio renderle pubbliche ora; non ci sarà  Stevanovic, ma è pronto Verdi, quindi nessun problemaÃ?». E’ un Giampiero Ventura sereno quello che parla in conferenza stampa alla vigilia della prima di campionato contro l’Ascoli. Il tecnico del Torino è consapevole delle potenzialità  della sua squadra, ma certo non sottovaluta le insidie di una trasfeta come quella che attende i granata.

L’AVVERSARIO – Ã?«L’Ascoli è una buona squadra -spiega Ventura-, che ha sconfitto il Taranto in Coppa Italia e poi è stata eliminata al 119′ dal Cesena, senza aver subìto quasi nulla fino a quel momento. Sarà  un buon test e noi dovremo essere bravi ad interpretare al meglio il match. La partita contro l’Ascoli secondo me sarà  più simile a quella contro il Lumezzane, che a quella di Siena, perchè loro me li aspetto molto chiusi e accorti, e dunque sarà  difficile scardinarliÃ?».

I GIOVANI – Ventura si sofferma poi sulla situazione della squadra: Ã?«La gestione dei giovani deve essere equilibrata, soprattutto in una piazza importante come quella di Torino. Devono avere serenità  e possibilità  di mettere in luce le proprie qualità  senza sentire il peso della responsabilità . Devono inserirsi un po’ alla volta, guadagnandosi sempre più spazio in squadra. Ad esempio sugli esterni abbiamo tanti giovani che possono crescere molto in questa stagioneÃ?».

LA FILOSOFIA – Ã?«Se vogliamo diventare una squadra dobbiamo imparare ad essere sempre noi stessi -dice poi il tecnico-, con rispetto massimo per l’avversario, ma anche la consapevolezza dei propri mezzi. Abbiamo una rosa importante e dobbiamo essere una vera squadra: ogni volta ci sarà  qualcuno che andrà  in panchina ed altri anche in tribuna, ma quello che conta è il bene collettivo.

IL CAMPIONATO – Sul campionato: Ã?«I grandi movimenti di mercato in serie B ci sono stati, quindi le rose in linea di massima sono definite. Credo che oltre alle favorite ci saranno altre società , magari meno blasonate, che potranno comunque fare molto bene: un esempio, a mio avviso, è quello della Nocerina. Non è il nome della squadra che si incontra a determinare le difficoltà , ma quello che si è e quello che si è riusciti a diventareÃ?». Ã?«Se saremo bravi a vincere il campionato poi saremo protagonisti anche in quello successivo perchè si sarà  creato qualcosa dentro di positivo -conlcude-; però ora è bene guardare al presente per riuscire a costruire questo qualcosa di positivo che ci può far guardare al futuro con fiduciaÃ?».

Fonte | Tuttosport

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