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Trevisani: «Bremer incredibile, porta più di 10 punti. Pure Kelly insieme a lui non sembra un somaro…»

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Trevisani: «Bremer incredibile, porta più di 10 punti. Pure Kelly insieme a lui non sembra un somaro…». Le parole del noto opinionista

Un’analisi netta, potente e supportata dai numeri. Parlando nel salotto di “Fontana di Trevi”, format di Cronache di Spogliatoio, il telecronista e opinionista Riccardo Trevisani ha tessuto le lodi di Gleison Bremer, difensore della Juventus, elevandolo a un livello superiore e identificandolo come il fattore più determinante nei recenti successi della squadra bianconera. Secondo Trevisani, l’impatto del centrale brasiliano non si limita alla semplice performance individuale, ma trasforma l’intera fase difensiva e, di conseguenza, il rendimento di tutta la squadra, con un’influenza che si traduce direttamente in punti in classifica.

Partendo da un dato statistico impressionante, Trevisani ha costruito un vero e proprio elogio della centralità di Bremer nel progetto juventino, arrivando a ipotizzare che la scorsa stagione avrebbe potuto avere un esito completamente diverso se il difensore non avesse subito il grave infortunio al ginocchio. La sua presenza, secondo l’analisi, è un vero e proprio amuleto di invincibilità per la porta difesa da Di Gregorio.

«Bremer è un giocatore talmente straordinario che, dallo scorso campionato, la Juventus con il brasiliano in campo non prende gol da 8 partite. È più di un quinto di campionato, più del 20%. Non so se ci rendiamo conto della portata di questo numero. La Juve con un Bremer col crociato funzionante, l’anno scorso, avrebbe fatto un altro campionato. Al di là delle colpe che ci sono dell’allenatore. In queste non solo la Juve non ha mai preso gol, ma non ricordo nemmeno parata di Di Gregorio. Bremer sposta il mondo, più di 10 punti. È un giocatore incredibile, anche per quello che fanno gli altri vicino a lui. Kelly ha fatto due partite di calcio con lui e forse non è così un somaro. O forse vicino a lui nessuno sembra un somaro».

Le parole di Trevisani evidenziano un concetto chiave: il “fattore Bremer”. Non si tratta solo di un difensore che vince i duelli individuali, ma di un leader in grado di elevare il rendimento dei suoi compagni di reparto. L’esempio di Lloyd Kelly è emblematico: un buon giocatore che, al fianco del brasiliano, acquisisce una sicurezza e un’efficacia superiori. L’analisi dipinge Bremer come un pilastro insostituibile, un giocatore il cui valore va oltre il campo, rappresentando la vera chiave della solidità difensiva della Juventus di oggi e di domani.

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