Coppa Italia

VOTI&STATS – Juventus-Inter, in campionato all’Allianz era andata così

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Questa sera Juventus e Inter si affrontano nella semifinale d’andata di Coppa Italia: ecco come era andato l’ultimo precedente a Torino

Le 2 finali dell’anno scorso – Supercoppa prima e Coppa Italia poi – le ha vinte Simone Inzaghi. Massimiliano Allegri si è preso la rivincita con i 2 successi di quest’anno in campionato, a Torino all’andata e a Milano al ritorno.

E proprio alla gara giocata all’Allianz Stadium fanno riferimento questi dati, ben sapendo che la dinamica andata e ritorno della competizione di stasera cambierà radicalmente gli atteggiamenti e anche il peso del verdetto finale.

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La gara di campionato è stata vinta dalla Juventus 2-0 grazie ai gol di Rabiot e Fagioli realizzati nella ripresa. I numeri maturati nei 90 minuti dicono di un possesso palla leggermente superiore per i nerazzurri, cresciuto nella ripresa, a conferma che i bianconeri preferiscono (e sanno) colpire giocando di rimessa. Le conclusioni in porta furono assolutamente identiche nei 2 tempi, con una prevalenza di Lautaro e compagni espressa con 7 tiri contro 4. Ed effettivamente nella prima frazione di gioco l’Inter andò vicina al gol in 4 circostanze, mentre la Juve non riuscì a creare pericoli. Nella ripresa, dopo un intervento di Szczesny su Calhanoglu, la rete di Rabiot su fuga di Kostic, determinò un altro sviluppo della gara, con i seguenti macro-episodi: gol annullato a Danilo; intervento di piede del numero 1 juventino su Lautaro; grande deviazione sul palo di Onana su diagonale di Kostic; infine, il 2-0 definitivo di Fagioli, a bissare la rete della gara precedente a Lecce.

Altri dati importanti: fu un match spigoloso, con 29 falli complessivi. Inzaghi optò per fare tutti i cambi possibili, mentre Allegri operò solo 2 sostituzioni (Chiesa per Milik e Di Maria per Miretti, del resto la panchina era molto corta). L’Inter produsse molti cross, ben 31 ed entrò il doppio degli avversari in area di rigore.

Tra i migliori in campo ci fu Bremer, che rispose bene a ogni sollecitazione degli attaccanti nerazzurri, ancor più rimarchevole perché rientrava da un infortunio. Deludente, invece, la prova di Lautaro, troppo condizionato negativamente dalle occasioni fallite.

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