Serie A

Emergenza Coronavirus, Pillon: «Il calcio rischia di essere stravolto»

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L’ex tecnico del Cosenza, Bepi Pillon, ha parlato sulle pagine della Gazzetta dello Sport dell’emergenza Coronavirus

Bepi Pillon, ex tecnico di Cosenza e Pescara, ha parlato sulle pagine della Gazzetta dello Sport dell’emergenza Coronavirus. Queste le sue parole.

COSENZA – «Addio? Non mi sono pentito, ho messo in primo piano la salute e la responsabilità verso la mia famiglia, non era una decisione facile perché il calcio è la mia vita, ma è stato giusto. Quando siamo andati a Verona per giocare con il Chievo la squadra era spaventata, due giocatori non erano partiti e qualcuno non voleva neanche giocare. Ma l’AIC aveva spiegato che se non fossimo scesi in campo avremmo persi a tavolino. Lì ho capito che non potevo restare bloccato a mille chilometri dalla mia famiglia e poi se fai l’allenatore, devi restare concentrato, avere la testa solo sulla squadra, sapevo che non avrei potuto svolgere al meglio il mio lavoro».

RIPARTENZA – «Il calcio può ripartire? Spero di sì, ma ho qualche dubbio perché bisognerà imparare a convivere con questo virus e il calcio è uno sport di contatto che verrebbe stravolto. Non vorrei essere al posto di chi deve decidere».

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