2015

Euro2016, Nazionale con la scorta | CdS

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Sistema di sicurezza come in Sudafrica 2010: il piano

Serve un approccio molto rassicurante per gestire al meglio gli Europei 2016 in Francia. Gli attentati terroristici che hanno colpito Parigi avranno ripercussioni importanti e pesanti sulla gestione dell’evento: lo ha confermato il presidente di Euro 2016 Sas, la società organizzatrice del torneo. «Se dovremo avere un approccio meno “friendly”, meno amichevole, tanto peggio. Quello che a me importa è che la gente la sera torni a casa sana e salva», ha dichiarato Jacques Lambert, che ha spiegato cosa cambia: «Cresce il grado di rischio terroristico rispetto agli altri. Nello sviluppo del dispositivo di sicurezza, dobbiamo avere una chiara direzione e compostezza. Nel contesto in cui viviamo fino al luglio 2016, l’organizzatore sportivo giocherà solo un secondo ruolo nella sicurezza. E’ lo Stato francese che ha un ruolo di primo piano, per definire la tabella di marcia, e noi la seguiremo».

IL PIANO – Lo scorso settembre è stato firmato un protocollo trilaterale sulla sicurezza di Euro2016 tra Stato, Federcalcio francese e Euro 2016 Sas. In quell’occasione il Ministero dell’Interno ha definito le competenze e gli ambiti: gli stadi, i campi di allenamento, gli alberghi delle nazionali e della Uefa ricadono sotto la responsabilità dell’organizzatore, mentre la sicurezza intorno a questi luoghi spetta alle forze di sicurezza pubbliche. La Municipalità delle 10 città ospitanti il torneo (Parigi, Saint-Denis, Lille, Lens, Lione, Bordeaux, Saint-Etienne, Tolosa, Marsiglia, Nizza) si affiderà ad agenzie di sicurezza privata per proteggere i tifosi nelle Fan zone.

LA SCORTA – Stando a quanto riportato dal Corriere dello Sport, l’Italia, che vanta un’organizzazione all’avanguardia grazie al contributo dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, è al sicuro: prima del 12 dicembre, giorno dei sorteggi a Parigi, si terrà una riunione. Il commissario tecnico Antonio Conte visiterà le strutture di Montpellier, poi si approfondirà il tema sul sistema di sicurezza, che ripercorrerà quello di Sudafrica 2010, quando la Nazionale fu seguita da 12 funzionari italiani collegati ad una trentina di agenti locali. Non è da escludere uno sforzo maggiore.

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