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Mondiale 2026, cambia tutto! Ecco la clamorosa novità introdotta dalla FIFA: tutti i dettagli
Mondiale 2026, rivoluzione in arrivo: la FIFA annuncia una clamorosa novità che cambierà il torneo. I dettagli
Il Mondiale 2026 avrà un aspetto radicalmente diverso da qualsiasi torneo precedente. La FIFA ha infatti deciso di modificare la struttura tradizionale delle partite, abolendo di fatto i due tempi continui da 45 minuti per fronteggiare il caldo estremo previsto durante l’estate nordamericana. Il torneo, che si svolgerà tra Stati Uniti, Canada e Messico nei mesi di giugno e luglio, deve affrontare sfide climatiche significative, come già evidenziato dai problemi di salute dei giocatori durante il recente Mondiale per Club negli USA.
La risposta della FIFA è una soluzione drastica e universale: saranno introdotte “pause di idratazione” obbligatorie di tre minuti a metà di ciascun tempo (intorno al 22° minuto) in ogni singola partita del torneo. A differenza dei precedenti “cooling break”, che erano discrezionali e attivati solo al raggiungimento di determinate soglie di temperatura, queste interruzioni saranno fisse e obbligatorie, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche reali del momento.
Questa decisione significa che, in pratica, le partite del Mondiale 2026 saranno disputate in quattro quarti, una struttura che avvicina il calcio più al basket o al football americano che alla sua tradizione. La FIFA giustifica la scelta con la necessità di garantire condizioni di gioco uniformi per tutte le squadre.
Tuttavia, la mossa si preannuncia estremamente controversa. I critici suggeriscono che le pause obbligatorie siano state pensate più per offrire nuove, lucrative finestre agli inserzionisti pubblicitari che per la reale tutela della salute degli atleti. La decisione non soddisfa nemmeno la FIFPRO, il sindacato globale dei calciatori, che aveva richiesto pause più brevi ma più frequenti specificamente per le gare giocate con temperature elevate.
Nonostante la FIFA stia tentando altre mitigazioni, come programmare calci d’inizio serali o utilizzare stadi coperti per le gare pomeridiane, i problemi rimangono. Il torneo a 48 squadre è già sotto accusa per le enormi distanze di viaggio e le sponsorizzazioni discusse (come quella con il colosso petrolifero Aramco). Questo cambiamento strutturale rafforza l’idea che le estati sempre più torride stiano rendendo insostenibile il modello tradizionale dei tornei calcistici estivi.
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