Editoriale

Nicola, l’uomo dei miracoli: ecco perché può salvare anche la Salernitana

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Le due vittorie consecutive hanno rilanciato la Salernitana che con Davide Nicola può ora guardare con fiducia e speranza alla salvezza

Di e su Davide Nicola si è già scritto tanto nel recente passato, non soltanto per le sue straordinarie imprese calcistiche. Il tecnico torinese è una di quelle persone rare, per nulla banali, apprezzate e ammirate per ciò che è oltreché per ciò che fa.

La leggendaria rimonta salvezza nel 2017 con il Crotone il fiore all’occhiello di una carriera che da quel momento in avanti lo ha visto sempre cimentarsi sul palcoscenico più ambito della Serie A. E con risultati più che apprezzabili se è vero che Udinese, Genoa e Torino lui le ha comunque salvate sul campo.

Più che miracoli dovremmo infatti parlare di talento e di capacità, che a Davide Nicola di certo non difettano. E lo sta dimostrando anche in un contesto difficilissimo qual è la Salernitana.

Lo sbarco il 15 febbraio coincide con le prime settimane di rivoluzione granata: dal Presidente Iervolino al Direttore Sabatini, passando per una rosa di giocatori completamente rinnovata in gennaio per tentare di rinverdire una classifica smorta anziché no tra Castori e Colantuono.

Giusto il tempo di prendere le misure, preziosi i pareggi con Milan e Sassuolo, per poi accendere veramente i motori: le vittorie su Sampdoria e Udinese una ventata di ottimismo e fiducia dopo aver agganciato il gruppetto delle pericolanti.

E ora il calendario sorride a Davide Nicola e alla sua Salernitana: Fiorentina, Venezia, Cagliari e Udinese in casa, Atalanta ed Empoli in trasferta. Ipotizzare una decina di punti un azzardo ragionato, per così raggiungere una quota intorno ai 32-33 punti che, incredibilmente, potrebbero anche bastare.

Considerate per spacciate o giù di lì Genoa e Venezia, il mirino dei granata deve puntare su Cagliari e Samp. I sardi di Mazzarri troppo ondivaghi per regalare certezze, i blucerchiati di Giampaolo in preoccupante caduta libera e con un calendario da brividi all’orizzonte. Sogni di rimonta difficili, ma non impossibili. Il bollente fortino dell’Arechi l’arma in più per continuare a coltivarli.

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