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Pagellone calciomercato, i voti alle 20 squadre di Serie A

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Come ogni day after che si rispetti, ecco il pagellone calciomercato per giudicare con i nostri voti le venti squadre della Serie A

Il 1 settembre come data inevitabile per il famigerato pagellone calciomercato per le venti squadre di Serie A. Una sessione estiva partita in gran sordina e con diversi addii dolorosi da metabolizzare, da Donnarumma a Lukaku e finendo per Cristiano Ronaldo, a infiammare le ultime giornate che hanno risvegliato un po’ tutti i i direttori sportivi e gli operatori di mercato. Ecco i nostri voti

ATALANTA 7.5 – Una sola cessione pesante, quella di Romero, a fronte di tre o quattro innesti di spessore. La resistenza agli attacchi per Zapata e Muriel e l’incedibilità di Gosens il biglietto da visita dei Percassi. Che hanno poi messo mano al portafogli per assicurare a Gasperini i vari Zappacosta, Demiral e Koopmeiners. Oltre a quel Musso che, al cambio, vale senza dubbio di più del partente Gollini.

BOLOGNA 5 – La scommessa Arnautovic piace perché l’austriaco sembra arrivato finalmente alla piena maturità tecnica e mentale. Il resto però è poca roba, non certo un mercato utile a sposare le ambizioni europee di Mihajlovic. Con l’aggravante della cessione nelle ultime ore di Tomiyasu, il vero top player di una difesa ballerina rinforzata di fatto dai soli Bonifazi e Theate, giovane nazionale belga U21. Ma nel gioco del 2×1, non è esattamente la stessa cosa…

CAGLIARI 6.5 – Il colpaccio Keita Balde al fotofinish vale la sufficienza dopo tre mesi che avevano portato in dote la sagacia di Strootman e la voglia di rivalsa di Dalbert come fiori all’occhiello. Bene il pugno duro sulla permanenza di Godin e Joao Pedro, malissimo il caso Nainggolan che dopo lunghe settimane di parole e abboccamenti ha condotto il belga ad Anversa. Lasciando anche un buco nel centrocampo rossoblù, allargato a dismisura dal nuovo infortunio di Rog.

EMPOLI 6.5 – Tra le neopromosse è quella che si muove più chirurgicamente, mantenendo l’assetto trionfale in Serie B e aggiungendo giocatori di esperienza e talento per il gradino superiore. Da Vicario a Tonelli, da Cutrone a Pinamonti. La mano sapiente di Andreazzoli può fare il resto, centrare la salvezza può essere alla portata.

FIORENTINA 8.5 – Aver respinto al mittente tutte le offerte per Vlahovic la più straordinaria delle dimostrazioni di forza, il rinnovo di Milenkovic un’altra tacca di prestigio sulla cintura. Odriozola e Nastasic per puntellare la linea difensiva, Torreira il nuovo padrone del centrocampo, Nico Gonzalez un possibile crack del campionato. Dopo il tormentato switch Gattuso-Italiano, Rocco Commisso non ha più sbagliato una mossa.

GENOA 6.5 – Il consueto folle incedere di Preziosi che sonnecchia per settimane, salvo piazzare nelle ore finali i botti che risvegliano la piazza. Prima, l’inevitabile plusvalenza salvabilancio (Shomurodov) e, poi, la caccia all’affare che tra Ekuban, Vasquez e Buksa potrebbe concretizzarsi anche in questa stagione. Puntelli di esperienza qua e là (Sirigu, Maksimovic, Caicedo) per rendere la rosa di Ballardini pienamente conscia di valere qualcosa in più della banale salvezza.

INTER 7 – Non basterebbe un voto disgiunto per descrivere la turbolenta estate nerazzurra. Andiamo così a mediare tra il 4 per aver perso due tra i giocatori più forti in Europa e il 10 per aver posto rimedio con straordinaria tempestività ed efficacia in un clima di assoluto dissesto finanziario. Correa, Dzeko, Dumfries e il jolly Calhanoglu il frutto delle intuizioni di Marotta e Ausilio, loro sì, promossi a furor di popolo.

JUVENTUS 4– Crudele realtà, forse la peggiore sessione estiva che si ricordi dai tempi di Diego e Felipe Melo. Per carità, Locatelli, Kean e Kaio Jorge assicurano discreto presente e interessante futuro, ma la partenza di Cristiano Ronaldo è boccone troppo pesante da digerire. Che poi, non è tanto la cessione in sé quanto piuttosto la gestione dell’intero affare a lasciare dubbi. Zero programmazione e il lento rotolare degli eventi fino al famigerato 27 agosto. Sempre a inseguire e mai a determinare, vedi anche la stucchevole vicenda Pjanic.

LAZIO 7 – La trasformazione verso il Sarriball sembra già a buon punto e dalla cintola in su i biancocelesti promettono scintille. Gli inserimenti di Felipe Anderson, Pedro e Zaccagni assicurano qualità e profondità della panchina anche se la classe di Correa non è facilmente rimpiazzabile. Resta qualche dubbio sulle alternative in difesa, ma il vero malus è il rimpianto Kostic, sfumato dopo settimane di inseguimento.

MILAN 7.5 – Un’estate a due volti anche quella rossonera, iniziata con il doppio smacco Donnarumma-Calhanoglu ma conclusa con una rosa decisamente più completa e competitiva rispetto al passato. Giroud è l’uomo giusto per cancellare la maledizione della numero 9, Messias, Florenzi e Bakayoko allungano la lista delle alternative di spessore a disposizione di Pioli. Un nodo, enorme, da sciogliere però è rimasto: con Kessié e il suo rinnovo non si possono commettere gli errori già visti nei mesi scorsi.

NAPOLI 5.5 – Ha trattenuto tutti i suoi big ed è nota di merito, ma al capitolo acquisti il piatto piange eccome. Tra Anguissa e Juan Jesus, probabile che l’innesto più utile possa in realtà essere il rientro di un brillante Ounas. La falla del terzino sinistro, però, per l’ennesima estate non è stata tappata e sul futuro prossimo pende pericolosamente la questione rinnovo di Lorenzo Insigne. Il tempo inizia a stringere.

ROMA 8 – A conti fatti, il club che ha speso di più in Serie A e con la discreta convinzione che lo abbia fatto anche nel modo giusto. Abraham è il volto da copertina di una campagna acquisti-cessioni che ha previsto pure l’innesto di Shomurodov: il post Dzeko non può e non deve spaventare i capitolini. Tappate prontamente anche le falle Spinazzola, con l’interessante Vina, e portiere grazie all’esperienza di Rui Patricio. Una seria alternativa a Karsdorp e un mediano di spessore le poche mancanze.

SALERNITANA 5.5 – Non si può dire che i granata non ci abbiano provato: Gagliolo, i due Coulibaly, Bonazzoli e Simy sono giocatori di categoria che ben si potrebbero adattare al contesto da battaglia di mister Castori. In fase difensiva, però, sia a livello di centrali che di esterni la sensazione è che non sia sufficiente quanto fatto. Dal mercato degli svincolati potrebbero arrivare validissimi contributi.

SAMPDORIA 6.5 – Qualche rientro dai prestiti a lungo gli unici innesti per D’Aversa che invece ha potuto sorridere per il colpo di coda finale. Via Juve ecco i giovani Dragusin e Ihattaren, ma in particolare l’arrivo a sorpresa di Caputo nobilita il mercato blucerchiato. Mezzo punto bonus per aver trattenuto tutti i gioielli, in primis Damsgaard e Thorsby.

SASSUOLO 5.5 – Tre cessioni estremamente pesanti all’attivo per cancellare la spina dorsale neroverde: senza Marlon, Locatelli e Caputo toccherà a Dionisi trovare nuovi riferimenti in campo. Anche perché al capitolo acquisti c’è solo il giovane brasiliano Henrique, mentre per il resto ci si affida al rientro dai prestiti, con Scamacca e Frattesi in rampa di lancio per diventare protagonisti. Berardi voleva andarsene ma non è stato accontentato: con quale spirito si rimetterà a disposizione?

SPEZIA 5.5 – Una vera rivoluzione per gli Aquilotti, scottati dall’addio inaspettato di Italiano. I dubbi sulla scelta di Thiago Motta acuiti da una campagna cessioni che ha visto partire numerosi elementi titolari o giù di lì: da Ricci a Chabot, da Ismajli a Saponara, da Pobega a Farias solo per citarne alcuni. Il nuovo prestito di Agudelo e gli arrivi di Manaj, Reca e Bourabia potrebbero aver aggiustato un pochino una rosa ridotta ai minimi termini nelle prime di Serie A. Ma basterà per la salvezza?

TORINO 7 – Un finale da libidine coi fiocchi per Vagnati dopo le ripetute lamentele di Juric nel precampionato. Con Brekalo, Pobega e Praet a seguire lo sbarco di Pjaca la rosa granata ha notevolmente innalzato il suo tasso tecnico. Belotti è rimasto ed è la migliore delle notizie, mentre il grosso dubbio riguarda il capitolo portiere: chiuso il ciclo Sirigu, toccherà a Milinkovic-Savic dimostrare di valer la titolarità.

UDINESE 6 – Conferma sostanziale del blocco per i friulani di Gotti che si assicurano continuità e prospettive di serenità. Uniche eccezioni ovviamente la partenza della stella De Paul che sarà impossibile rimpiazzare nel breve termine. Nel cambio Musso-Silvestri tra i pali, invece, i bianconeri sembrano comunque cascati in piedi. Tra Perez, Success, Udogie e Samardzic occhio alle possibili sorpresone.

VENEZIA 4.5 – Squadra che vince non si cambia, ma non in casa lagunare evidentemente. Una quindicina di nuovi arrivi da ogni parte del globo a costituire una Babele nella quale Zanetti dovrà compiere un miracolo per raccapezzarsi. Caldara cerca la resurrezione agonistica, mentre da Okereke a Busio, da Henry a Heymans sarà fondamentale che più di qualcuno dimostri di essere all’altezza della massima serie. Non facilissimo.

VERONA 5 – Un mercato tutto al ribasso quello del club scaligero che ha perso Silvestri, Dimarco, Lovato e, soprattutto, la sua stella più luminosa. La partenza di Zaccagni il 31 agosto è una dura mazzata per Di Francesco che già aveva fatto fatica nelle prime esibizioni. Montipò, Caprari, Sutalo, Frabotta non sono certamente all’altezza di chi li ha preceduti, ma molto potrà dipendere dall’atteso risveglio del Cholito Simeone. Anche perché tra Kalinic e Lasagna, di attaccanti che non segnano già ce n’erano abbastanza…

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