2014
Quello che l’agente non dice: Graziano Battistini
L’appuntamento periodico per conoscere meglio gli agenti
GRAZIANO BATTISTINI – Eccoci qui con il secondo appuntamento della nostra rubrica che ha l’obiettivo di far conoscere, di mettere in risalto il modus operandi degli agenti Fifa italiani. Attori protagonisti dello spettacolo pallonaro, riescono, spesso, a rendere reali i sogni dei tifosi. Oggi parliamo di Graziano Battistini, ex portiere di molte squadre come Verona, Bari e Udinese. Bravo e sicuro tra i pali, altrettanto nel suo lavoro di agente Fifa, specializzato nelle intermediazioni. Battistini negli ultimi anni ha curato diversi trasferimenti tra Spagna e Italia, tra poco le analizzaremo nel dettaglio.
ASSISTITI – La filosofia lavorativa di Battistini non è comune a quella di altri agenti tradizionali: Graziano, da sempre, lavora per i propri giocatori “a progetto”, fornendo loro assistenza di qualsiasi tipo ed in qualunque momento, ma senza richiedere loro la più classica delle procure. Nella stragrande maggioranza dei casi, insomma, Battistini lavora in forma di intermediario, figura che del resto i codici FIFA contemplano da tempo e che presto diventerà sostitutiva delle più classiche forme di procuratore.
MERCATI DI COMPETENZA – Negli ultimi anni tantissimi giocatori sono passati dal campionato italiano a quello spagnolo, e viceversa, sopratutto nelle due squadre di Valencia e al Siviglia. Statene certi, nel 70 % dei casi c’è lo zampino di Battistini. Profondo consocitore della Liga e dei suoi migliori talenti, Battistini è un punto di riferimento importante per i club iberici. Si aggiorna, assiste alle gare e studia i profili, sia dal punto di vista tecnico che contrattuale. Non solo Spagna, un occhio di riguardo è rivolto al Cile dove è in continuo contatto con altri intermediari. Il trasferimento di Mati Fernandez alla Fiorentina nell’estate del 2012 dallo Sporting Lisbona porta anche la sua firma.
TRASFERIMENTI STORICI – Il suo ruolo è stato fondamentale in diversi affari svillupatisi con il Siviglia, fresco vincitore dell’ultima Europa League. Si parte con De Sanctis nel 2007 dall’Udinese passando per Stankevicius nel 2010 sempre al Siviglia e poi nella stagione dopo al Valencia. Sempre nel club andaluso è stato protagonista del trasferimento di Konko dal Genoa nel 2008, stesso percorso inverso per Perotti in questa sessione di calciomercato. Ecco il suo commento ai nostri microfoni: «Il mio lavoro è basato sulla lealtà e sulla professionalità, mi piace aggiornarmi, vederer partite, scoprire profili adatti per il nostro campionato. Lavoro molto con i club spagnoli, sono contento dell’arrivo di Perotti al Genoa. Con il Siviglia ho concluso diverse operazioni, ricordo con piacere anche quella di Eliseu alla Lazio dal Malaga. In questo lavoro è fondamentale mantenere i contatti, aggiornarsi sempre. Il ruolo dell’intermediario è molto importante ma non credo che sostituirà quello di agente. Se lo farà, di certo non cambieranno le cose perchè tanto alla fine lavoreranno sempre gli stessi, non vedo una milgioria in questo. Io credo che sia fondamentale stabilire un rapporto di fiducia con i giocatori e i dirigenti e questo lo si può alimentare con un modo di operare chiaro e ben definito. Chi si affida al tuo lavoro deve sapere perchè lo fa…».