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Roma, Mourinho: «Siamo in un momento di emergenza, sono abituato a soffrire meno»

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Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato dopo la vittoria dei giallorossi contro lo Spezia: ecco le sue dichiarazioni

Ai microfoni di DAZN, Josè Mourinho ha parlato dopo Roma-Spezia.

GESTIONE – «Mi preoccupava la partita che vedevo da fuori. Anche sul 2-0 non abbiamo mai avuto il controllo della partita totale. Tanti problemi, ovviamente quando esce Smalling e poi Cristante deve andare dietro la squadra soffre. Io sentivo anche col 2-0 che non era chiusa. Panchina troppo giovane, entrare non è neanche facile, siamo in un momento complicato della stagione. Prendere i tre punti diventa importante».

ESPULSIONE FELIX – «Per me l’arbitro ha fatto bene. Non ho visto gli episodi, non aggiungo altro. Continuiamo con questo record incredibile di gialli, anche a Vina e Kumbulla. E’ troppo, non siamo neanche aggressivi nel gioco ma abbiamo questo record».

DIFESA A 3 – «La questione è chissà quando riavremo tutti a disposizione. Partita dopo partita si perde qualcuno. Spinazzola non so neanche quando tornerà, non lo posso dire. Smalling per chiedere di andar via al minuto 60 è perchè ha qualcosa. Per me è difficile costruire qualcosa con stabilità. Siamo in difficoltà, oggi recuperiamo Mancini ma ne perdiamo due. Sono un allenatore di emergenza e non di pianificazione».

ABRAHAM – «Fantasy football non è qui, è in ritiro quando si gioca. Qui si deve scegliere bene e velocemente. La squadra ha perso un po’ in questo, troppe palle facili. I tifosi sono da ringraziare perchè vengono sempre qui a sostenerci. Anche loro hanno avuto dei momenti di frustrazione. Siamo noi i responsabili. Tammy fa un lavoro fantastico, continua la sua lotta difficile con i pali. E’ troppo importante nel nostro gioco, lo sentiamo quando è assente. Come squadra però dobbiamo essere più cattivi. Sul 2-0 era ancora aperta, col 3-0 saremmo andati a casa prima. Abbiamo bisogno di questa cattiveria».

THIAGO MOTTA – «In questo momento ho già tanti ex giocatori che sono allenatori. Soffro con loro, ogni fine settimana guardo i risultati di qua e di là. Quando loro fanno una carriera di alto livello penso che hanno bisogno di tanta forza per allenare giocatori che non sono della stessa qualità di cui erano loro. Anche io o bisogno di forza per lottare contro qualche frustrazione. Thiago mi ha confermato che gli piace fare l’allenatore, è intelligente, ha avuto esperienze di qualità in campionati differenti. Ha una grande formazione e un grande futuro. Sono con lui, così come con gli altri che sono stati miei. Ho bisogno di forza? Sono abituato a soffrire meno. Al Real Madrid, quando perdevo 1-0 al 15′ sapevo che avremmo rimontato. Ora sul 2-0 aspetto solo finisca la gara».

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