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Vanoli nel post partita di Sassuolo Fiorentina: «Non possiamo avere più alibi. Servono uomini veri. Sul rigore dico una cosa…»

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Vanoli e il momento più difficile: «Basta alibi, servono uomini veri”. Le parole del tecnico della Fiorentina dopo la sconfitta contro il Sassuolo

Nel dopo partita, Vanoli non ha cercato scuse. L’allenatore ha parlato con una franchezza quasi brutale, consapevole che la squadra si trova in una situazione ormai critica. «Dobbiamo chiedere scusa ai nostri tifosi”, ha esordito. Per Vanoli, il problema non è tecnico né tattico: è prima di tutto umano. «L’ho detto ai giocatori: in momenti come questi non servono i calciatori, servono gli uomini. Basta alibi, ci vuole coraggio».

Il tecnico ha insistito molto sulla questione mentale. Secondo Vanoli, il fatto di andare in vantaggio dovrebbe togliere pressione, non aggiungerla. «La paura di cosa, quando vai sopra 1-0? È il momento più bello! Invece di crescere, ci siamo spenti. Non c’entra il modulo, c’entra l’atteggiamento, il giocare l’uno per l’altro. E questo, da quando sono arrivato, non l’ho ancora visto davvero».

Un passaggio a vuoto che, per Vanoli, affonda le radici nella fragilità psicologica dei suoi. Emblematico è stato l’episodio del rigore, che il tecnico ha voluto commentare apertamente. Il rigorista designato era Gudmundsson, che però non se l’è sentita; il secondo in lista, Mandragora, non è andato sul pallone; Kean ha chiesto di calciare. «Ma il problema non è chi tira il rigore», ha sottolineato Vanoli. «Il problema è che dopo cinque minuti trovi il gol, hai la gente che ti spinge, e invece di usare quell’energia ci blocchiamo. Gli alibi sono finiti».

Con settantadue punti ancora disponibili in campionato, Vanoli ha voluto comunque indicare una strada, seppur stretta: «Ci vogliono dieci vittorie». Un obiettivo enorme, quasi proibitivo, ma che l’allenatore non vuole considerare impossibile. Per lui non è più questione di tecnica o qualità, ma di identità e responsabilità.

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Alla domanda se si senta in grado di ribaltare la situazione, Vanoli è stato netto: «Non lo devo fare io, Paolo Vanoli. Lo devono fare i giocatori». Secondo il tecnico, all’interno del gruppo ci sono elementi di esperienza e carattere, ma ora devono emergere davvero. «Ci sono uomini in questa squadra, ne sono convinto. Ma devono diventarlo sul campo. I veterani devono aiutare i giovani, devono prendere per mano il gruppo. Il tempo è finito».

Il messaggio di Vanoli è chiaro: la salvezza passa dalla testa, dalla forza del collettivo, dalla volontà di assumersi responsabilità. Nessuna formula magica, nessun alibi. Solo il coraggio di reagire.

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