2015

Scommesse, Tavecchio: «Noi siamo la parte lesa»

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Il presidente della FIGC amareggiato per i nuovi arresti

Nottata da incubo per il calcio italiano, in particolare per Lega Pro e Serie D, con l’apertura di un nuovo filone legato al calcioscomesse. La Polizia ha infatti arrestato decine di persone nell’arco della notte, con l’accusa di associazione a delinquere con frode sportiva, e non mancano ovviamente le prime reazioni dei principali rappresentanti del mondo del calcio italiano.

NON SIAMO CARABINIERI – Ecco ad esempio le dichiarazioni del numero uno della FIGC, Carlo Tavecchio, rilasciate ai microfoni di Sky Sport: «Il giorno in cui si è entrati nell’ottica che scommettere non è un reato ognuno si è preso le proprie responsabilità. Ad esempio secondo me scommettere sulla Serie D è un gravissimo errore e lo avevo già detto. Noi ci riteniamo parte lesa: subiamo le situazioni del Paese e siamo sempre al centro dell’attenzione dei media. Non abbiamo mezzi tali da difendere il sistema, non siamo carabinieri» ha concluso il presidente della Federazione in merito al nuovo scandalo scommesse.

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