2015

Nainggolan: «Mio padre è un estraneo»

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Il centrocampista della Roma: «Sono in una big e sto bene così»

Un’infanzia difficile, un passato duro da mandare giù: Radja Nainggolan non ha mai nascosto le proprie cicatrici ed anche ieri, nel corso di una intervista concessa a una tv belga, il centrocampista della Roma è tornato a parlare del difficile rapporto con il padre, che aveva abbandonato lui e la sorella quando erano ancora piccoli. Qualche tempo fa per Nainggolan, belga ma di origine indonesiana, c’è stata anche l’opportunità di rivedere il papà: un incontro che non è andato però come ci si sarebbe aspettato. Il giocatore giallorosso ha infatti deciso di troncare definitivamente ogni rapporto con il genitore, spiegando pubblicamente perché: «Mio padre è un capitolo chiuso: se non avessi fatto il calciatore non mi avrebbe invitato a casa, quando l’ho rivisto non ho provato niente, era un estraneo»

NAINGGOLAN: «CON MIO PADRE HO CHIUSO» – «Di lui ho solo ricordi negativi, come i litigi in casa quando ero piccolo: ora mi ha cercato perché sono famoso, ma prima ero solo un ragazzo che aveva bisogno di suo padre – le parole di Nainggolan – . Sono orgoglioso di ciò che ho fatto nella mia vita, mia madre è stata fondamentale per me: lavorava per tirarci fuori dai guai in cui ci aveva lasciato mio padre, poi è morta di cancro dopo aver lottato sei mesi, il pallone è stata la mia salvezza». Spazio però anche per il calcio giocato: «Il Belgio? Quando sono stato escluso dall’ultimo Mondiale ci sono rimasto male, è stata duea, me ne ho parlato con il c. t. e l’abbiamo superata. La Roma? È un grande club»

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