Inter, le reazioni dei protagonisti

L’Inter continua a passare dalle stelle alle stalle e viceversa. Dall’essere prima nel girone a far tornare tutto in ballo un’altra volta, i nerazzurri non hanno impressionato contro il Barcellona, anzi, sono stati piuttosto deludenti. La squadra di Mourinho ha molta strada da fare per poter competere con i top club d’Europa per la vittoria del torneo.
Tuttavia, Samuel Eto’o ci crede ancora, ed ai microfoni di Sky rilancia la sfida, che il camerunense spera di ripetere in finale al Bernabeu: “Una serata speciale, ma sia i tifosi sia i compagni mi hanno fatto sentire un affetto sincero, mi hanno fatto sentire a casa. Ad ogni modo il mister ha ragione, la differenza tra Inter e Barà§a si è vista, loro facevano girare il pallone e noi gli correvamo dietro. Il gol è importante per me, spero di trovarlo presto anche in Champions, magari proprio contro il Rubin Kazan, sarebbe bello segnare un gol decisivo. Cosa manca a questa Inter rispetto al Barcellona? L’ambizione, la voglia di raggiungere certi traguardi, e non è detto che non ritroveremo presto questa mentalità “.
Fiducioso anche Muntari, come si può leggere sul sito ufficiale dei nerazzurri: “Sapevamo come avrebbe giocato il Barca, non era facile venire a giocare su questo campo. Il Barcellona ci ha chiuso completamenmte ed è stato difficile, ma adesso guardiamo avanti e pensiamo alle prossime partite”. à? ottimista come sempre Sulley Muntari nelle interviste del post gara di Sky Sport perchè crede nel nome e nel valore nerazzurro: “Il Barca molto più forte di noi? Noi siamo l’Inter e loro sono il Barcellona, la nostra cultura di calcio è molto diversa dalla loro. Noi siamo tranquilli, dobbiamo continuare a fare il nostro lavoro sempre al meglio. Rubin? Ora abbiamo due partite di campionato da affrontare, poi penseremo nuovamente alla Champions League perchè abbiamo tutte le possibilità  di passare il turno”.
Più nervoso Dejan Stankovic. Il centrocampista serbo dell’Inter è uno dal carattere vincente, e la sconfitta non gli va proprio giù: “Arrivare in questo stadio e imporre un gioco non è mai facile, può esserci riuscito il Rubin Kazan ma il Barcellona è una squadra di assoluto valore. Ora non ci resta che aspettare la partita di San Siro per poter dire qualcosa sulla qualificazione. Mourinho ha detto che eravamo un po’ impauriti? Si, potrebbe essere una spiegazione, ma per quanto mi riguarda non è stato così”.