Sassuolo, Dionisi: «Non ci aspettavamo questa classifica. Sulla Juve...»
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Sassuolo, Dionisi: «Non ci aspettavamo questa classifica. Sulla Juve…»

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Alessio Dionisi, allenatore del Sassuolo, ha presentato in conferenza stampa il match contro l’Empoli

Alessio Dionisi, allenatore del Sassuolo, ha presentato in conferenza stampa il match contro l’Empoli. Le sue dichiarazioni.

EMPOLI – «E’ la terza gara in una settimana e riserva sempre insidie, ancor di più per l’avversario e ancor di più da come veniamo. Sta a noi dimostrare che non siamo assuefatti dal risultato e dai complimenti. Una vittoria insperata, l’avevo detto anch’io, ma abbiamo vinto. Ora c’è l’Empoli, una squadra che fa bene fuori casa, dovremo rispettarla e dare una risposta vera a noi. Stanchi per niente, per quanto mi riguarda, motivati tanto. Non pensavamo di trovarci in questa condizione di classifica e di un risultato positivo. Ci ricorderemo di questo solo se daremo continuità, la gente si ricorderà solo del risultato se non daremo continuità. Affronteremo una squadra che conosco abbastanza bene e so che hanno dei valori importanti, non solo tecnici».

TURNOVER – «Djuricic non rientra purtroppo, non ci sarà nemmeno Ayhan perché ha fatto benissimo a Torino. Mi dispiace non avere Filip. Ma recuperiamo Boga, che è importante. Vedremo chi ha recuperato più energia. Noi dovremo essere bravi ad arrivarci più lucidi possibili».

GOLDANIGA – «Ha iniziato dopo con noi. Era di proprietà del Sassuolo ma pensava di andare al Genoa, non si è neanche allenato con noi all’inizio, è stato reintegrato prima della chiusura e dal 1° settembre è diventato un giocatore del Sassuolo a tutti gli effetti. Si meriterebbe più spazio ma ho delle possibilità di fare delle scelte e cerco di mandare in campo chi dà più garanzie, non che Edo non le dia, so che si farà trovare pronto perché è un ragazzo ottimo, un ottimo giocatore, viene da esperienze di difesa a 3, ma per un centrale cambia un po’. Non dimentichiamo Peluso, un uomo importante per questa squadra. E’ un giocatore e rientra nelle scelte per me e se parlo di Goldaniga devo parlare anche di Peluso ma non ha saltato un allenamento».

FRATTESI – «Sta crescendo, sta dando continuità di prestazioni. Sta a lui dimostrare che non è assuefatto dalla partita precedente, sempre se giocherà. Chi non dimostrerà con la testa di non essere pronto non giocherà: Davide se oggi meriterà, se non lo meriterà non giocherà, magari potrà essere utile a partita in corso. Per molti aspetti la gara di domani è più difficile rispetto a quella con la Juve, che non andava preparata dal punto di vista delle emozioni. Quella di domani va preparata tecnicamente».

SVOLTA – «Col cambiamento d’allenatore credo che delle cose siano cambiate. Non è un interruttore della luce che si accende e si spegne, ci sono giocatori che hanno certezze, l’allenatore non credo che chieda di togliere certezze ma chiede di cambiare, per unire il nuovo e il vecchio. Non vuol dire che siamo arrivati a una buona espressione di quello che possiamo essere e domani dobbiamo dimostrarlo. Tanti ci aspettano al varo perché fino a una settimana fa non stavamo facendo benissimo, oggi non possiamo essere diventati una squadra che sta facendo bene, l’undicesima ora è il nostro obiettivo e speriamo di fare come alla decima».

VITTORIA CON LA JUVENTUS – «Fa piacere perché sono arrivati i 3 punti. Ad oggi è il risultato più importante, perché ho messo i piedi per la prima volta a Torino contro la Juve. Spero sia solo un ulteriore punto di partenza, per me e per il Sassuolo. Non possiamo fermarci a un risultato che si ricorderanno a distanza di anni quando si parlerà delle statistiche».

BEL GIOCO CONTRO ALLEGRISMO – «Siamo qui per parlare della partita di domani, non mi va di parlare di altre squadre, se non della mia o della squadra eventualmente che affronteremo. Una squadra che ha vinto 3 partite su 4. E’ una neopromossa, il mister è esperto, sa quello che vuole ed è una squadra che va rispettata. E’ una squadra che sa qual è l’obiettivo, è una squadra che dobbiamo rispettare. Poi ci siamo noi, che eravamo in crescita e dobbiamo dimostrare che mercoledì non è stato un caso».

ANDREAZZOLI – «La carriera di Andreazzoli la si può paragonare alla mia, il percorso si avvicina. Lui è partito dal basso, anch’io, e mi sento un po’ simile a lui e ovviamente devo dimostrare di potermi avvicinare alla sua carriera. Sarà un piacere salutarlo ma si affronteranno Empoli e Sassuolo, gli allenatori non giocano, altrimenti da meno bravo e da meno esperto perderei».

EMPOLI E SASSUOLO REALTA’ SIMILI – «Sassuolo è una piccola realtà nel panorama nazionale che è diventata nel calcio una grande realtà. Anche Empoli può essere paragonabile per certi versi. Empoli in questo somiglia un po’ alla cittadina di Sassuolo, c’è un assonanza».