Squalificato

Alla fine la sentenza è arrivata: 9 mesi di squalifica per Mutu, che ha appreso la notizia con grande tristezza, ma analizzando il tutto con distacco, possiamo reputare la decisione del Tribunale Nazionale Antidoping come equa e preventivabile. Mencucci l’ha definita addirittura “un successo della difesa”, perchè è stata testimoniata la buona fede del ragazzo ed evitata la recidività . Resta però il fatto, che lungi dal favorire l’atleta nelle sue prestazioni sportive, ha finito per danneggiare in maniera significativa la Fiorentina, che con un campione del genere in più durante questa seconda parte di stagione, avrebbe ottenuto risultati sicuramente diversi in Campionato e Champions, anche in presenza di errori arbitrali evidenti, come quelli dell’arbitro Ovrebo, nella partita di Monaco. Basta guardare quanto il rumeno era stato decisivo nelle pochissime partite disputate quest’anno.
Ora è inutile infierire sul giocatore, che se sarà  caratterialmente forte potrà  tornare a giocare a 31 anni e mezzo e dare comunque ancora tanto al calcio, dal punto di vista sportivo.
Non accenno nulla sulle possibilità  di cessione del ragazzo, perchè questa è una situazione che va analizzata con un minimo di freddezza e razionalità  tra qualche settimana. Purtroppo tempo per decidere ce n’è a sufficienza: Fiorentina e Mutu devono capire la soluzione migliore per entrambi, considerando anche la spada di Damocle della possibile squalifica del giocatore, per ora sospesa, nella causa intentatagli dal Chelsea.
Per fortuna che i Della Valle non sono Abramovich!