Astori, il commento dei fratelli: «Era il Maradona o il Pelé dei valori umani»
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Astori, il commento dei fratelli: «Era il Maradona o il Pelé dei valori umani»

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Tutta la commozione dei fratelli di Davide Astori (Marco e Bruno) nel giorno dell’anniversario della sua tragica scomparsa

Corriere dello Sport ha intervistato i fratelli di Davide Astori (Marco e Bruno) nel giorno dell’anniversario della sua tragica scomparsa. Queste le loro parole.

4 MARZO – «La sua morte è lo spartiacque tra due vite: c’è un prima del 4 marzo 2018 e c’è un dopo, è come se quel giorno fossi morto anch’io, non una parte di me. Adesso so, sappiamo che non potremo più ambire alla felicità piena della vita precedente. Nostra madre sintetizza tutto con una sola parola: altro. Superato un dolore simile, gli imprevisti, i problemi, le tensioni quotidiane sono idiozie vissute come tali. La morte come spartiacque, è così. Io ho una moglie, un figlio, gli amici, il lavoro e un pensiero che si ripresenta costantemente nel cervello e che mi rappresenta: l’assenza».

MARADONA – «Davide è stato un ottimo calciatore, non un campione di rilevanza mondiale, ma trasmetteva valori e questo la gente, anche i tanti che non l’avevano mai incontrato, l’ha percepito. Probabilmente ha colmato un vuoto emotivo. Era il Maradona o il Pelé dei valori umani. Davide era fortemente empatico».

FIRENZE – «I fiorentini sono pieni di passione, speciali, vivono di pancia ogni cosa, ogni rapporto. Davide era rimasto quando tutti gli altri erano fuggiti, su di lui la Fiorentina impostò la ricostruzione. Da quel momento Firenze l’ha adottato, l’ha sentito suo».