Belgio Russia: la puntualità di Lukaku, la maturità di Carrasco
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Belgio Russia: la puntualità di Lukaku, la maturità di Carrasco – ANALISI TATTICA

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Non c’è stata sostanzialmente mai partita in Belgio Russia: i ragazzi di Martinez hanno dominato in lungo e in largo con Lukaku e Carrasco

Il match contro la Russia era soprattutto l’occasione per vedere alla prova il Belgio, una delle principali candidate per la vittoria finale degli Europei. La pochezza tecnico-tattica degli est europei, che di fatto hanno regalato gol agli avversari e subito archiviato la pratica, ha però reso poco indicativa la partita, controllata senza alcun patema dai Diavoli Rossi. La Russia è scesa in campo con l’unico scopo di fare una partita difensiva, chiudendo gli spazi con due linee da 4 molto attendiste: il regalo di Semonov, che ha messo Lukaku solo davanti al portiere, ha rovinato il piano dell’allenatore dopo appena 10′.

Senza Eden Hazard, Witsel e De Bruyne, Martinez ha comunque dato fiducia al 3-4-3 che il Belgio utilizza da tanto tempo. Su possesso consolidato, i quinti si alzano molto per occupare l’ampiezza, consentendo così alle punte di entrare dentro al campo.

La principale asimmetria della squadra riguarda il tridente d’attacco. Ai lati di Lukaku, vediamo infatti agire un’ala a sinistra (Carrasco) e una punta a destra (Mertens). Se l’attaccante del Napoli è solito agire più tra le linee (anche se a volte si è aperto alternandosi con Castagne e successivamente con Meunier), a sinistra vediamo invece più rotazioni. Carrasco e Thorgan Hazard sono infatti giocatori che amano svariare molto, che a volte si accentrano ma che di solito preferiscono partire più aperti.

Di conseguenza, spesso si alternavano di posizione, con Hazard che entrava dentro e Carrasco che invece si apriva. Proprio su quella fascia il Belgio è riuscito spesso a sfondare, con i due esterni che hanno avuto il record di dribbling del match: 7 complessivi. Dialogavano molto alternandosi nei movimenti, in modo che nessun giocatore fosse mai isolato. Il Belgio faceva densità soprattutto su quel lato: lo scopo era andare al cross da sinistra nella speranza che Castagne (e poi Meunier) finalizzassero sul secondo palo. Proprio così è arrivata la seconda rete di Meunier, nata da un cross di Hazard.

Senza la classe di Eden Hazard e De Bruyne, è stato soprattutto Carrasco a prendersi tante responsabilità. Il belga proviene da una stagione strepitosa con l’Atletico Madrid, di cui è stato uno dei principali trascinatori. Tornato dalla Cina nel gennaio 2020, Carrasco ha compiuto un netto salto di qualità rispetto al talento fumoso e confusionario che avevamo visto nelle stagioni precedenti. Oggi, l’ex Monaco abbina le sue qualità tecniche a un’intensità fuori dal comune in entrambe le fasi. Qualcosa che si è visto con chiarezza nell’esordio della sua Nazionale agli Europei. In attesa di test più probanti e del ritorno dei propri giocatori di maggior classe, Carrasco è stato uno degli uomini chiave nel successo contro la Russia.