Benevento, Inzaghi: «Dovevamo dare continuità, Lapadula e Gaich fanno duemila chilometri»
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Benevento, Inzaghi: «Dovevamo dare continuità, Lapadula e Gaich fanno duemila chilometri»

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Il tecnico del Benevento Filippo Inzaghi ha parlato al termine della gara pareggiata contro il Parma. Le sue parole

Il tecnico del Benevento Filippo Inzaghi ha parlato al termine della gara pareggiata contro il Parma. Le sue parole raccolte da OttoPagine.

RISULTATO – «E’ chiaro che dispiace subire gol negli ultimi minuti, ma penso che la squadra abbia fatto un’ottima partita. Il Parma da gennaio è un’altra squadra. Dopo la Juventus dovevamo dare continuità. Il primo tempo è stato ottimo, purtroppo non abbiamo sfruttato la palla del 2-0. E’ molto importante avere otto lunghezze di vantaggio sulla zona retrocessione».

CAMBI – «La squadra non stava soffrendo troppo. Avevo paura di Ionita, ma stava bene e di testa poteva darci una mano. Oggi ho pensato di fare solo tre cambi perché la squadra stava bene”».

ATTACCO – «Se Lapadula e Gaich hanno giocato le ultime due sicuramente è una soluzione proponibile. Abbiamo anche tanti attaccanti esterni, quindi di volta in volta decideremo l’assetto. Nelle ultime due partite non è stato il modulo a farci fare la differenza, ma l’atteggiamento, la voglia e quella sana umiltà di una squadra che vuole raggiungere a tutti i costi un obiettivo straordinario».

PALLE INATTIVE – «Le curiamo molto. Abbiamo Simone Bonomi che è addetto a questo. Ci confrontiamo e decidiamo quale fare. E’ chiaro che devi avere dei bravi tiratori e dei bravi saltatori come i nostri. Sapevamo che potevamo metterli in difficoltà come è stato».

DIFETTO – «L’unico difetto è stato quello di non aver raddoppiato. Lapadula e Gaich fanno duemila chilometri, magari arrivano un po’ annebbiati. Bisogna considerare la forza dell’avversario che ha messo grande fisicità. La squadra è unita, ha capito che dopo due anni dobbiamo mettere la ciliegina sulla torta di un percorso straordinario. Faccio fatica a rimproverare questi calciatori».

ATTEGGIAMENTO – «Bisognerà capire quale sarà il modulo congeniale per la partita. L’allenatore fa le sue scelte, ma avere due sistemi è molto importante. Giocare così mi porta a sacrificare tanti attaccanti esterni e non è facile, soprattutto perché potranno darci un grande contributo nel rush finale. Tengo tutti in considerazione e dovranno dimostrarmi di meritare la maglia da titolare”».