Juve, Bucciantini: «La vittoria con il Bologna può essere importante»
Connettiti con noi

Hanno Detto

Juve, Bucciantini: «La vittoria con il Bologna può essere importante»

Pubblicato

su

Bucciantini

Juve, le parole di Marco Bucciantini in esclusiva: «La Juve non ha più in eredità gli scudetti, non c’è più quel vantaggio»

Marco Bucciantini, giornalista di Sky Sport, ha parlato in esclusiva su Juventusnews24.com. Di seguito le sue parole sulla squadra bianconera.

La prestazione con il Bologna rappresenta un punto di svolta o, secondo lei, è una casualità sulla falsa riga del match con il Sassuolo?

«Abbiamo tutti visto una Juve più continua, più compatta durante tutta la partita. Al di là della fragilità del Bologna, è certamente un fatto importante. Poi, sì, il Bologna è stato inconsistente, ma un clamoroso limite della Juventus del primo mese di stagione era proprio quello di subire anche avversari più deboli, di farli crescere troppo dentro il campo e dentro il match. E questo domenica non c’è stato. Non credo al caso, in tutti i sensi: anche il concetto di svolta, che spesso allacciamo ai risultati, mi lascia una vaga idea di casualità. Credo alle idee, al lavoro e ai valori. E in un gioco di squadra anche alla capacità di fare le cose insieme, e crescere insieme. È stata una buona vittoria, e soprattutto una buona partita. Quindi può essere importante».

Cosa ne pensa del lavoro svolto da Allegri fino ad ora?

«Non ha mai lavorato con la squadra che voleva. Ma non ha reso squadra quello che aveva. Credo che come sempre accade con le sue squadre prenderà adesso velocità, secondo me la Juventus ha molto potenziale che forse non è facile da organizzare. Cioè non è una squadra da gestire: bisogna spostarla con un’idea forte. Ogni squadra competitiva è anzitutto un’impressione, a volte una missione. Forse Real e PSG possono governare gli istinti dei loro campioni. Le altre, in Italia e fuori, anche quando hanno grandi giocatori sono comunque squadre connotate, almeno intense. La Juve non ha più in eredità gli scudetti. Da due stagioni si è capito. Quella forza deve ricrearla ma non è più nella sola e intelligente gestione dei giocatori, o in qualche intuizione. Non c’è più quel vantaggio. Va ricostruita nelle scelte societarie e nell’idea di gioco. È un lavoro grosso e spesso viene semplificato o banalizzato. Spero che siano solo atteggiamenti comunicativi».

CONTINUA A LEGGERE SU JUVENTUSNEWS24.COM