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Lotta scudetto, Toni: «Sono tornate le sette sorelle, campionato livellato»

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L’ex attaccante italiano Luca Toni ha parlato della lotta scudetto in Serie A

Luca Toni, ex attaccante italiano campione del Mondo nel 2006 con l’Italia, in una intervista al Corriere della Sera ha parlato della lotta scudetto in Serie A.

BOMBER – «Difficile oggi trovare un centravanti puro, perché è cambiato il modo di giocare. La punta fa movimento e va a tutto campo. Attacca e difende, anche. Sfrutta la fisicità o la velocità. Non ha una squadra al suo servizio, il gol diventa un prodotto d’insieme. In Italia si fa fatica a trovare il centravanti fortissimo, non ci sono i Lukaku o i Benzema. Il club che scommette sul giovane bravo, lo cresce in casa e può così puntare in alto. O anche su un gruppo affiatato di ragazzi, come il Milan che in questi mesi ha avuto una crescita esponenziale».

CAMPIONATO LIVELLATO – «Il campionato finora è abbastanza livellato, ma credo che il Milan possa avere una chance in più. Pioli è stato abile nel far crescere un gruppo di giocatori forti, a motivarli. Ha creato un clima di entusiasmo che diventa fondamentale per arrivare fino in fondo e tagliare il traguardo. È una squadra che esprime l’affiatamento che ha creato l’allenatore. C’è poi il discorso Champions League che può rappresentare una variabile, il doppio impegno toglie tante energie. Ha una rosa lunga, ma forse non abbastanza. Questo aspetto vale però per tutte le squadre italiane impegnate nelle coppe». 

SETTE SORELLE – «Sì le squadre più o meno sono sempre quelle dei tempi in cui giocavo, ma i valori adesso si equivalgono. La pandemia e la crisi economica hanno decretato la fuga dall’Italia dei top player e chi dovrebbe venirci considera il nostro campionato una seconda scelta». 

JUVENTUS«Perdere un campione come Ronaldo è un brutto colpo. Quando ce l’hai sembra che sia un peso, poi ti accorgi che le responsabilità che prima erano tutte su di lui vanno divise, il cambiamento e l’adeguamento non sono automatici». 

INTER«È la squadra che ha perso di più rispetto all’anno scorso, ora deve ricalibrarsi. C’è comunque ancora tempo e potrebbe stupirci. Bene il Napoli che non ha venduto nessuno e con Spalletti può fare il salto di qualità». 

OSIMHEN – «Prima che arrivasse in Italia non lo conoscevo molto. Lo scorso anno ho avuto modo di apprezzarlo, ma il Covid poi lo ha fermato. Lo trovo migliorato dal punto di vista tecnico, credo anche grazie a Spalletti che è molto esigente. In velocità è devastante, non è un centravanti fisico come Lukaku, ma ha gamba. Mi ricorda Shevchenko per la capacità di svariare su tutto il fronte d’attacco e per la velocità».