Mihajlovic: «Lacrime agli occhi. Juve? Ci manderanno un arbitro giusto»
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Mihajlovic: «Lacrime agli occhi. Juve? Ci manderanno un arbitro giusto»

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Sinisa Mihajlovic parla dopo il pareggio contro il Verona anche delle emozioni che gli scaturisce il ritorno al Bentegodi: ecco le sue parole

Sinisa Mihajlovic ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo Verona-Bologna.

ATTEGGIAMENTO «Una partita difficile ed equilibrata. Fisicamente ce la potevamo fare ma di testa eravamo un po’ distratti, classica partita di fine campionato che però i ragazzi non volevano perdere». 

RAVAGLIA «Con certi movimenti liberavamo gli uomini quindi lui doveva riconoscere chi si staccava. Gli dicevo di guardare prima che gli arrivi la palla, dovrebbe già sapere cosa fare per trovare un uomo libero. Non è facile per lui, è alla sua terza/quarta partita in Serie A».

ESORDIO GIOVANI«Tutti e tre hanno prospettive buone, altrimenti non avrebbero esordito. Urbanski è tipo Pjanic, vuole sempre la palla. Hanno tutti un grande futuro avanti, se non si montano la testa. Sono timidi ma non in campo, ma nella vita privata».

VIGNATO«Quando uno ha qualità e la testa giusta, può giocare da tutte le parti. Lui è un ragazzo meraviglioso, un po’ introverso ma può diventare un grandissimo calciatore. Molto umile, non è viziato, si vede che la famiglia gli è stata dietro. Lui deve difendere da italiano e attaccare da brasiliano, ed è quello che sta facendo».

ULTIMA GARA DI CAMPIONATO CON LA JUVE – «Sono sicuro che ci manderanno un arbitro come si deve, questo è sicuro, visto che ultimamente abbiamo avuto solo esordienti che hanno fatto un po’ di danni. Tra Valeri, Giacomelli… posso scommettere quello che volete. Poi la partita si giocherà, sulla carta non c’è partita ma anche ieri Milan e Cagliari doveva essere scontata ma poi è finita 0-0. Il calcio è bello per questo, si comincia 0-0 e non si sa come finisce».

RITORNO AL BENTEGODI – «Sicuramente quando sono sceso nel tunnel mi sono ritornate le emozioni, ho avuto le lacrime agli occhi. Vedendo quelle scale che quasi due anni fa mi sembravano infinite, oggi le ho superate abbastanza bene. E l’area tecnica mi sembrava piccolissima».