Monza, Galliani: «Grati a Berlusconi, puntiamo alla promozione. La B sta male»
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Monza, Galliani: «Grati a Berlusconi, puntiamo alla promozione. La B sta male»

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Adriano Galliani, ad del Monza, ha concesso una lunga intervista sulla situazione del club brianzolo e non solo

Intervistato da Binario Sport, l’ad del Monza Adriano Galliani ha parlato del club brianzolo e in generale della Serie B:

BERLUSCONI – «Chiunque ami Monza non può non ringraziare Berlusconi, tutto questo è solo merito suo che sta investendo risorse infinite nella squadra, nella città. In tre anni abbiamo investito 8 milioni nello stadio e 4 in Monzello, dobbiamo solo essergli grati».

MERCATO – «Questo calciomercato è stato concordato con un allenatore che gioca con un modulo diverso, anche se Brocchi a tratti lo ha fatto, lui dice che non è un 3-5-2 ma un 3-3-4 perché disponiamo di Pedro Pereira e Carlos Augusto che farebbero bene anche in A. Poi ci sono Sampirisi e D’Alessandro, quindi abbiamo fatto una squadra forse più concreta, vediamo. Ma occhio a Parma, Benevento, Brescia e ci saranno le solite sorprese».

SERIE B – «Sta male, i ricavi non sono sufficienti a coprire le spese anche se quest’anno siamo andati meglio con i diritti tv, abbiamo ricavi doppi, ma abbiamo un 6% di mutualità dalla A e se la A incassa meno anche a noi arriva meno. La C sta anche peggio, praticamente non ha ricavi, ma il sistema Serie B perde tanti soldi».

SALUTE E ANCORA MERCATO – «Ho avuto il Covid, fortunatamente sono guarito, sono vaccinato e faccio tamponi tutti le settimane per stare vicino alla squadra. Mi piace, è il motivo per cui sono qui, questo agosto ho lavorato più di quanto facessi al Milan. Abbiamo fatto 33 operazioni perché anche riportare Pirola e Di Gregorio dall’Inter sono stati delle trattative. E mi prendo il merito di aver preso Vignato, a mio avviso il 2004 più forte d’Italia, lo volevano tutti. Spero di vedere almeno una volta nella vita il Monza in A».

LAVORI ALLO STADIO – «Ci stiamo pensando, abbiamo un progetto nel cassetto che assomiglia molto a quello di Udine. Se andremo in A terremo la tribuna principale come fatto a Udine».