Superlega, la UEFA non molla: ricusazione del giudice del Tribunale di Madrid e ricorso alla Corte d'Appello - Calcio News 24
Connettiti con noi

Juventus News

Superlega, la UEFA non molla: ricusazione del giudice del Tribunale di Madrid e ricorso alla Corte d’Appello

Pubblicato

su

ceferin

La UEFA non ha intenzione di mollare un centimetro sul caso Superlega e ha pubblicato una nota con i nuovi sviluppi della vicenda

Attraverso una nota ufficiale, la UEFA ha comunicato nuovi sviluppi sul caso Superlega e sulle mosse che farà a stretto giro.

«Dopo l’annuncio di ieri sul cosiddetto progetto “Super League” e le relative misure di conformità adottate dalla UEFA, la UEFA ribadisce di aver sempre agito in conformità non solo con il proprio Statuto e Regolamento, ma anche con il diritto dell’UE, il regolamento europeo Convenzione sui diritti dell’uomo e diritto svizzero in relazione a questo progetto della cosiddetta “Super League”. La UEFA rimane fiduciosa – e continuerà a difendere – la sua posizione in tutte le giurisdizioni pertinenti.

La UEFA ha sempre agito in buona fede durante i procedimenti pendenti davanti a un tribunale di Madrid. Di conseguenza – e nonostante l’UEFA non riconosca la giurisdizione del Tribunale di Madrid e creda fermamente di aver sempre agito nel pieno rispetto dei procedimenti in corso – l’UEFA ha presentato oggi osservazioni formali al Tribunale di Madrid dimostrando la continua osservanza delle ordinanze .

Inoltre, la UEFA ha presentato istanza di ricusazione del giudice che presiede il procedimento in corso in quanto ritiene che vi siano significative irregolarità in tali procedimenti. In linea con la legge spagnola – e nell’interesse fondamentale della giustizia – la UEFA si aspetta che il giudice in questione si faccia immediatamente da parte in attesa della piena e corretta considerazione di questa mozione.

Inoltre, la UEFA farà anche ricorso formale a un tribunale superiore, la Corte provinciale di Madrid (Corte d’appello).

La UEFA continuerà a prendere tutte le misure necessarie, nel rigoroso rispetto del diritto nazionale e dell’UE, al fine di difendere i propri interessi e, soprattutto, quelli dei suoi membri e di tutte le parti interessate del calcio».