Juventus, Conte: "Futuro all'Inter? Non avrei problemi..." - Calcio News 24
Connect with us

2012

Juventus, Conte: “Futuro all’Inter? Non avrei problemi…”

Avatar di Redazione CalcioNews24

Published

on

a

Antonio Conte ritiene di aver raggiunto già  una vittoria con la Juventus, a prescindere da come si chiuderà  la stagione. Il mister della Juventus ha dichiarato nell’intervista per “Repubblica”: “Mi era stato chiesto di provare a tornare in Champions perchè è fondamentale sia a livello economico sia per attrarre grandi giocatori. In più vedo che è rinato l’entusiasmo, che lo stadio è sempre stracolmo: da questo punto di vista abbiamo già  vinto. Però dobbiamo arrivare almeno secondi. La Champions è vita. Scudetto?Ã? Ci sono gli obiettivi minimi, per i quali non firmerei a priori, e ci sono i sogni, che sono quelli che inseguo ma che sono difficilissimi da realizzare. Noi quest’anno abbiamo fatto tanta strada, forse sarebbe stato anche giusto crescere in maniera più graduale. Però siamo la Juve, qui conta solo la vittoria, quindi bisogna accelerare e cercare di arrivarci quanto prima. Il problema è che il Milan è avanti di qualche anno. Con le altre abbiamo colmato il gap, con loro no”.

Il mercato, però, non può bastare per colmare il gap con le grandi squadra, perchè è importante anche l’esperienza, quella che forse manca ancora ai bianconeri: “Oltre che comprare bisogna crescere, tutti quanti. Molti di noi hanno vissuto vigilie mai capitate, hanno giocato per la prima volta per una finale, per il primo posto, e sono cose che si pagano a livello di emozioni, di stress mentale. Dopo la semifinale di Coppa Italia ho dovuto dare un giorno libero alla squadra perchè ho capito che non c’erano più energie. Questo per dire che tra le tante cose ci manca l’esperienza.Siamo nati per attaccare, non sappiamo speculare”.

“Ogni stagione che passa ti migliora a livello professionale, gestionale, didattico. Ad esempio non avrei mai creduto che un giorno avrei cambiato sistema di gioco. Un anno in una grande ne vale cinque o sei altrove, per questo oggi mi sento molto più maturo. Ma sono arrivato preparato perchè ho giocato tredici anni ad alto livello e sapevo cosa aspettarmi, anche se un giocatore l’ansia da vittoria l’avverte in minima parte, rispetto a un allenatore”, ha dichiarato il tecnico della Juventus in merito alla propria stagione.

L’ex capitano dei bianconeri ha, però, mostrato personalità  nell’arco di questo campionato, catalizzando su di sè l’attenzione, a volte anche per alleggerire la pressione sui propri giocatori:Ã? “La Juventus non sono io, ma gli Agnelli. Però siamo giovani anche come società , quindi ci va dato tempo per crescere. Ma siccome ce n’è poco, abbiamo dovuto farlo in fretta. A me tocca una parte importante perchè sono il più presente a livello mediatico e quindi, se c’è da mandare un messaggio, quello passa da me.Ã? I tempi sono cambiati, oggi un allenatore deve gestire anche la comunicazione.Ã? Chi vince non è simpatico, io rimango di questa idea. E poi in questo mondo vorremmo essere sempre gli unici a fare bene, e vorremmo che tutti gli altri facessero male.Ã? Io vado dritto per la mia strada, se poi genero stima, invidia o antipatia è secondario. So che chi allena la Juve non sarà  mai un simpaticone.Ã? Sono un cane sciolto. Non uscivo con i miei compagni neanche quando giocavo, a parte Ferrara. Però mi sento con i vecchi maestri, con Lippi, con Sacchi: a loro consigli ne chiedo”.

Inevitabile un accenno anche al futuro e, perchè no, ad eventuali nuove esperienze dopo l’avventura con la Juventus: “Mi sorprendo quando qualcuno mi paragona a questo o a quell’altro, magari per ciò che dico o perchè faccio silenzio stampa. Guardate che io sono sempre stato così, non è stata la Juve a cambiarmi. Ero così ad Arezzo, a Siena, a Bergamo, a Bari. Io sono questo: passionale, istintivo. Anzi, sto migliorando perchè prima ero anche peggio. Vivo in maniera totale il lavoro, non ho vie di mezzo, mi butto anima e corpo in quello che faccio perchè soltanto concedendomi completamente posso guadagnare rispetto. Non è la mia juventinità  a farmi apparire così, ma sono proprio io. Milan o Inter?Ã? Sono un professionista e l’ho dimostrato. Chi conosce l’odio che c’è tra Lecce e Bari mi capirà : da leccese mi sono totalmente incarnato nel Bari. Estero? Sto studiando da anni inglese, maÃ? sono un po’ duro di comprendonio. Comunque, lo voglio imparare perchè è la lingua del calcio. E perchè prima o poi mi piacerebbe un’esperienza altrove”.

“Mi ha moglie mi ha detto che, se non cambio, tra otto o nove anni mi sarò consumato. Mi auguro che l’esperienza mi insegni a consumarmi di meno, perchè troppo spesso mi capita di non dormire la notte, anche se poi alle cinque del mattino sono lucidissimo: è a quell’ora che risolvo i problemi, pure quelli sulla formazione.Ã? I miei ex continuano a ringraziarmi perchè con me hanno capito cosa significa vincere. Il fatto che mi rimangano legati mi fa capire che sono riuscito a lasciare qualcosa, anche a gente con cui ho litigato”, ha spiegato il tecnico leccese in merito alla sua foga agonistica in panchina.

In merito al nuovo allenatore dell’Inter, il giovane Stramaccioni, Antonio Conte ha affermato:Ã? “Penso che Gasperini sia un grandissimo, uno dei più bravi, quindi la crisi dell’Inter non è tutta colpa sua. Se non viene supportato dalla società  e non trova calciatori che danno una mano, anche l’allenatore più fenomenale del mondo è destinato a fallire. Io lo so perchè mi è successo”.