Ancelotti: «Il Milan sta facendo molto bene, con la Juve non sarà decisiva»
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Ancelotti: «Il Milan sta facendo molto bene, con la Juve non sarà decisiva»

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Carlo Ancelotti fa i complimenti al Milan per i risultati ottenuti in campionato e non si sente di dare consigli ad Andrea Pirlo. Le sue parole

Il tecnico dell’Everton Carlo Ancelotti è intervenuto a Radio anch’io sport facendo il punto sulla Premier League e sulla corsa Scudetto in Serie A. Queste le sue parole.

EVERTON – «E’ una Premier League incerta rispetta al passato, molto più equilibrata. L’anno scorso il Liverpool a questo punto del campionato aveva 43 punti, oggi ne ha 33. C’è un livellamento verso l’alto. Tre squadre sono di un altro livello, le altre lottano per il vertice».

RINVIO – «A dire il vero sono state sospese tre partite. E’ un momento molto difficile, c’è un aumento dei casi e dall’altra c’è anche l’inizio dei vaccini. Siamo quasi in lockdown proprio perché i casi sono aumentati e inevitabilmente il calcio ne ha pagato le conseguenze, compresa qualche negligenza da parte dei giocatori».

MILAN – «Il Milan sta facendo molto bene. E’ evidente, ha trovato continuità e solidità anche senza Ibrahimovic. La partita di mercoledì non è decisiva ma dirà soprattutto se la Juventus è tornata come sembra dire il risultato di ieri».

BREXIT – «Qui dei problemi legati alla Brexit non se ne parla, credo quindi che il calciomercato ne resterà immune».

MILANO IN VETTA – «C’è maggior equilibrio in Serie A così come la presenza di un forte investitore dell’Inter e dell’altra la capacità dirigenziale al Milan. Paolo Maldini sta facendo un ottimo lavoro di reclutamento senza la forza economica di altre società. L’Inter è una candidata per lo Scudetto per la qualità della rosa e dell’allenatore, a prescindere dall’eliminazione in Champions League».

KHEDIRA – «In questo momento la rosa che abbiamo è competitiva. Parlano di lui perché abbiamo giocatori importanti fuori ma che torneranno presto. Gli investimenti li abbiamo fatti a giugno e bastano».

TIFOSI – «Allo stadio abbiamo avuto 2000 persone e ha cambiato totalmente l’ambiente. E’ tutta un’altra cosa avere la gente dello stadio però purtroppo le cose sono cambiate velocemente e hanno richiuso gli stadi. L’obiettivo di tutti è riportare i tifosi allo stadio, è l’essenza del gioco».

CAMBIAMENTI – «Il calcio sta cambiando a livello tecnico, non so per la pandemia o meno. Adesso c’è molta più ricerca del gioco verticale, qui in Inghilterra si è tornati a considerare di più l’aspetto difensivo rispetto al possesso palla. Questa credo che sarà la strada per il futuro».

ZANIOLO – «I vecchi dicevano che i panni sporchi vanno lavati in casa. L’aspetto personale lo deve gestire come meglio crede, la pubblicizzazione di tutto questo rappresenta un danno per tutti».

ZIELINSKI – «E’ un centrocampista completo, può giocare in tutte le posizione. Quello che gli è sempre mancato è stata la continuità. E’ dinamico, abile con la palla che si sa posizionare bene».

LOZANO – «E’ stato acquistato dal Napoli perché è un giocatore speciale. Nel suo caso la caratteristica che lo rende speciale è la velocità. L’anno scorso ha avuto delle difficoltà perché è stato acquistato nell’ultima periodo del mercato e i primi mesi ha viaggiato molto in Messico».

PIRLO – «All’amico non dico nulla di particolare. Gli auguro di fare bene alla Juventus e sono sicuro che lo farà. Ha avuto delle difficoltà ma è assolutamente normale impiegare un po’ di tempo per trovare a quadra».

ERIKSEN – «Un ottimo giocatore con grandi qualità però quello che è successo al Tottenham sta succedendo all’Inter. Bisogna riuscire a capire a livello personale l’ambizione che il giocatore ha. Ci sono tante cose che non possiamo giudicare da fuori».