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Conferenza stampa Juric: «Qui si pensava fosse tutto facile, ma non è così»

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Ivan Juric, tecnico dell’Hellas Verona, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Bologna. Le sue parole

Ivan Juric, tecnico dell’Hellas Verona, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Bologna.

CASO SETTI – «Io ho dei dati: la mia sensazione istintiva è che in queste partite ci fosse mancata fame. La statistica però ci dice che nelle ultime sei partite abbiamo fatto undici tiri contro gli otto degli avversari, possesso palla cinquantacinque contro quarantacinque. Con tutti questi calcoli nelle ultime dodici partite avremmo dovuto fare dodici punti, dal punto di vista statistico. Perché non abbiamo vinto? Concediamo poco, ma in questo momento prendiamo gol. In questo momento ci manca capacità di tiro, di dribbling, di andare a segnare su piazzato. Condivido però con voi la sensazione che manchi un po’ di fame. Quello che ha fatto il Bologna negli ultimi anni è magnifico: hanno metto giocatori favolosi, esperti e bravi. Giocano bene, e comunque l’anno scorso sono finiti sotto, e anche quest’anno, se Dio vuole. Quello che è successo al presidente sicuramente non è gradevole, è una cosa che ti tocca, ma quando succedono cose brutte in famiglia bisogna essere molto uniti».

VERONA – «Io penso che qui si sia volato in modo vergognoso, senza un giudizio sereno sui giocatori che abbiamo preso, senza considerare da dove venissero. Si pensava fosse tutto facile, ma non è così. Questo periodo mi brucia, anche se le statistiche mi confortano, ma per l’ambiente… vedete le altre squadre, come lavorano, chi hanno comprato. Il lavoro è tutta un’altra cosa: lavoro, programmazione, scouting. Noi abbiamo fatto risultato fuori dal normale, fuori da ogni logica. Adesso sono tutti un po’ scioccati: andate a vedere bene la squadra, ma bene, valutazioni profonde. Poi quando non vinci le partite così è responsabilità anche dell’allenatore, che si fa delle domande. In questo periodo bisogna valutare bene le cose, non sparare. Qui si è creato un giro: l’allenatore è un mago, andiamo in Europa, ma non è così. Analizzate il Bologna, guardate cos’hanno fatto negli ultimi due anni e mezzo e paragonateli a noi».

KALINIC LOVATO«Kalinic gioca benissimo, l’altro giorno è stato il migliore. Non ha segnato, ma sta facendo un bel lavoro, fa giocare gli altri. Lovato è una scelta tecnica, è molto semplice: ci vuole un altro punto di vista per creare giocatori. Ho sempre detto che Kumbulla è un fenomeno, capita ogni vent’anni, tutto il resto è sacrificio, alti e bassi, per creare qualcosa. Lovato è un grande prospetto, deve lavorare bene e crescere bene per diventare forte. Dopo due partite in Serie A dire subito certe cose non è giusto e veritiero. Ma per me diventerà forte».