De Vrij: «Scudetto sensazione bellissima. Europei? Dobbiamo assicurarci di andare avanti»
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De Vrij: «Scudetto sensazione bellissima. Europei? Dobbiamo assicurarci di andare avanti»

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Il difensore dell’Inter Stefan De Vrij è stato intervistato e ha parlato della sua stagione nerazzurra e della nazionale olandese

Intervistato da ELFVoetbal, Stefan de Vrij difensore dell’Inter e della nazionale olandese ha parlato della sua stagione nerazzurra e dell’Europeo con gli oranje.

INTER – «All’Inter abbiamo giocato con cinque difensori, ma questo non significa che spero si giochi così anche qui. Ho fatto una buona stagione in quel ruolo all’Inter. Mi sta bene. Ma in passato ho giocato anche a quattro e penso di essermi comportato bene. Dipenderà dall’allenatore. È particolarmente importante che sia chiaro come vogliamo giocare. Che si inizi con quattro o tre difensori, qualcosa cambia. Ma tutti i giocatori sono attivi ad alto livello e abituati ad adattarsi ai moduli. Se è chiaro come lo faremo e ci dimostreremo uniti sul campo, qualsiasi sistema può funzionare bene per gli Oranje»

SCUDETTO – «Finalmente. Mi sono sentito sollevato. Gioia. Un campionato vinto in una competizione importante è una cosa bellissima!».

OLANDA – «Dobbiamo assicurarci di andare avanti, poi tutto può succedere nella fase a eliminazione diretta; tutti possono battere tutti. Basta una giornata negativa e sei fuori. Nel 2014 abbiamo perso la finale per un pelo. Poteva andare diversamente allora. Penso che la situazione attuale sia sicuramente paragonabile al 2014. Anche allora non avevamo la squadra migliore. Questo è senza dubbio il caso ora. È importante essere un vero gruppo, proprio come allora»

DE LIGT – «Siamo amici, anche se non abbiamo ancora giocato insieme. Quando è venuto per la prima volta in Nazionale ci siamo subito trovati insieme. Da allora siamo sempre stati vicini. Ci facciamo visita regolarmente anche in Italia. Viviamo vicini. Ho capito la sua situazione due anni fa. Per la prima volta in un altro Paese, senza famiglia e amici. Per questo è bello avere un amico e un collega vicino con cui incontrarsi. E non abbiamo mancato di farlo. Anche i nostri amici vanno d’accordo tra loro. Ci incontriamo spesso e parliamo più di altro che di calcio»