Esclusiva, Honved-Diarra: sarà addio. L'agente: «E' richiesto. Italia? No perché...» - Calcio News 24
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2014

Esclusiva, Honved-Diarra: sarà addio. L’agente: «E’ richiesto. Italia? No perché…»

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L’ex centrocampista del Lecce lascerà a parametro zero l’Honved Budapest dopo due anni

Probabilmente non sono in tanti quelli che si ricorderanno di Drissa Diarra. Ingaggiato dal Lecce da giovanissimo, si mise in evidenza nella Primavera di Roberto Rizzo conquistando quattro trofei e totalizzò complessivamente circa 25 presenze in Serie A e B fra il 2003 e il 2009 (inframezzate da varie esperienze in prestito). Poi nel 2010 il trasferimento al Bellinzona e il successivo svincolo un anno più tardi, con il conseguente approdo all’Honved Budapest. Da allora sono trascorse due stagioni che hanno visto il centrocampista maliano fra i protagonisti del sodalizio ungherese, dal quale però andrà via a giugno a causa della scadenza del suo contratto. Per conoscere meglio Diarra e capire quali prospettive ha per il futuro, la redazione di CalcioNews24.com ha contattato in esclusiva il suo procuratore Pierandrea Casto.

Dottor Casto, tra poco più di un mese scade il contratto di Diarra e lui si svincolerà.

«Per lui è una grande opportunità per poter trovare una squadra che si avvicini maggiormente al suo valore. Drissa ha scelto l’Honved per rilanciarsi e dopo due anni pensa di poter dare di più in un campionato più prestigioso. Il fatto che sia extracomunitario non gli consente di tornare dalla porta principale in Italia, quindi sto cercando una soluzione all’estero».

Quindi un suo ritorno in Italia è da escludere a priori?

«Non che lui non possa fare la differenza, ma è da escludere in quanto le squadre di Serie A occupano le caselle per gli extracomunitari con giocatori di un certo livello. Drissa non si è espresso al massimo delle sue potenzialità. Mi piace paragonarlo a Yaya Touré per come sa interpretare sia la fase difensiva che quella offensiva. E’ forte atleticamente ed è dotato di un ottimo sinistro; è un calciatore completo, un centrocampista moderno».

Dove, allora, potremo vedere in azione Diarra il prossimo anno?

«Abbiamo avuto dei contatti con una società austriaca, una belga e due svizzere, tutte della massima serie. Poi ci sono anche ottime prospettive per quanto riguarda la Ligue 2 francese. Ha mercato, sicuramente troverà squadra in un campionato importante. Credo che per lui la Francia sia la vetrina migliore anche con la prospettiva di rientrare nel giro della nazionale, visto che a diciotto anni era una sicura promessa del calcio maliano. Una buona offerta dalla serie B francese, se dovesse arrivare, potrebbe essere una buona soluzione, altrimenti cercheremo una squadra altrove che gli possa permettere di giocare in un campionato di prima fascia».

Quanto un giocatore esperto come lui può essere importante per squadre che lottano per l’Europa?

«Quest’anno ha segnato anche due gol nelle quattro gare di qualificazione all’Europa League disputate. La sua esperienza può essere utile soprattutto ad una squadra che punta a qualificarsi in Europa League o che ci gioca già. Difatti, una delle squadre che ha chiesto informazioni su di lui è proprio in lotta per raggiungere questo obiettivo. Oltre ad essere un jolly di centrocampo, Drissa ha una sua esperienza consolidata».

Il fatto che nelle ultime gare sia stato impiegato col contagocce, è riconducibile all’ormai prossimo addio?

«Lui ha deciso di non rinnovare e l’Honved, che non ha velleità di classifica essendo ormai fuori dalla lotta per l’Europa League, pensa a fare i propri interessi testando nuovi elementi in vista della prossima stagione. In genere i giocatori che non rinnovano vengono messi fuori squadra a novembre mentre lui ha giocato fino a qualche partite fa. E’ uno dei calciatori più pagati e importanti dell’Honved, ma non rientra più nel budget del club».

D’altronde per lui il passato parla chiaro, dato che a scovarlo fu un certo Corvino…

«Sì, peccato che nel Lecce non sia riuscito ad emergere. Poteva riuscirci nel 2009 quando la squadra era in Serie B, ma la folta concorrenza nel suo ruolo glielo impedì (collezionò soltanto una presenza in campionato, ndr). Drissa arrivò a Lecce quando aveva 16 anni e trovo assurdo questa regola riguardo gli extracomunitari per coloro che hanno fatto tutta la trafila nelle giovanili di una squadra italiana. Il nostro campionato sta calando a livello qualitativo, si riempie di calciatori europei a basso costo e non si permette di prendere un numero più elevato di calciatori extracomunitari che invece potrebbero fare la differenza. E Drissa è uno di questi. Non bisogna credere che mettere questo tipo di limiti ai giocatori stranieri ostacoli la crescita di quelli italiani».