Fiorentina, Commisso: «Castrovilli resta. Chiesa? Dipende»
Connettiti con noi

Calciomercato

Fiorentina, Commisso: «Castrovilli resta. Chiesa? Dipende»

Pubblicato

su

Fiorentina Commisso

Rocco Commisso ha parlato dopo l’ottimo esordio della squadra viola in Serie A: le dichiarazioni del presidente della Fiorentina

Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, ha parlato ai microfoni di Rai Sport dopo l’ottimo esordio della squadra viola in Serie A.

IACHINI – «È stato confermato perché ha fatto bene: è arrivato in un periodo difficile per noi e su 38 partite, di media, avrebbe fatto 58 punti. Lui ha la mia fiducia ma sa già che deve fare meglio dell’anno scorso: gli abbiamo garantito una bella squadra, abbiamo un gruppo più forte dello scorso anno e son convinto che fare bene. Lo scorso anno nella prima partita contro il Napoli abbiamo avuto un rigore contro inesistente, ieri non ci sono stati problemi per fortuna. Un anno fa ho dovuto aspettare quattro mesi per vedere una vittoria dei miei giocatori, stavolta ci sono riuscito alla prima».

CASTROVILLI E CHIESA – «Castrovilli sicuramente resta, su Chiesa sono stato chiaro: se arriva un’offerta giusta forse andrà via. Abbiamo avuto offerte estere ma in Italia non c’è nulla. E non voglio aggiungere altro».

STADIO – «In questi giorni sono stato a vedere i terreni del centro sportivo: a fine mese avremo l’approvazione della Sovrintendenza del progetto e presto vedrete uno dei training center più belli di tutto il continente. Sullo stadio abbiamo visto l’approvazione di un emendamento in cui la Fiorentina è stata in prima linea: è una legge che aiuterà tante squadre italiane».

PROPRIETA’ AMERICANE – «Sono contento: mando l’in bocca al lupo a tutti, tranne quando giocano con noi: ora il 25% delle squadre di A sono nordamericane. L’ingresso dei fondi nel calcio italiano? Credo che sia una buona cosa: sarebbe una scelta molto intelligente. Basta che non ci prendano per stupidi ma che portino tanti soldi per aiutare il calcio italiano. Noi tra match day e commerciale siamo la Lega più povera d’Europa».