2009
Juventus, Del Neri: “Qui ho una nazionale, Melo è un leader”
L’allenatore della Juventus, Luigi Del Neri, ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni di Tuttosport alla vigilia della partita contro la Sampdoria, sua ex squadra. Si parla anche di Serie A e degli obiettivi dei bianconeri, ma si parte dai blucerchiati: “A parÃ?Âte Curci e Dessena, sono gli stessi dello scorso anno. Al limite è cambiata la poÃ?Âsizione di Guberti, che ora gioca dietro le punte. Sono felice per lo stato di grazia che attraversa Cassano. Ad Antonio, come a tutti gli altri ragazzi e alla società mi legano riÃ?Âcordi bellissimi. Auguro loro tanti sucÃ?Âcessi. Naturalmente a partire da luÃ?Ânedì. Io come Capello, chiedo il rispetto delle regole? Ci mancherebbe, le regole sono alla baÃ?Âse di qualsiasi sport di gruppo. Se uno gioca a golf, piuttosto che a tennis, può parlare in prima persona e concedersi un individualismo sfrenato. Nel calcio invece si usa il “noi”. Sono il primo a farÃ?Âlo, quasi sempre, nelle interviste. E metÃ?Âto il concetto di gruppo davanti a qualÃ?Âsiasi considerazione. La prima cosa che chiedo ai miei giocatori è di essere semÃ?Âpre disponibili nei confronti di chi si troÃ?Âva in difficoltà . Apprezzo molto quando nell’Nba i giocatori corrono ad aiutare il compagno finito a terra, aiutandolo a rialzarsi. Se c’è un leader nel gruppo? Per quanto ho visto in questi primi meÃ?Âsi, Felipe Melo è un leader. Io non ho motivo di lamentarmi, anzi. E che Felipe scherzi nello spogliatoio mi sta benissimo. Che male c’è ad andare a farsi una pizÃ?Âza con gli amici? Parliamo di ventenni o poco più. Sicuramente dei ragazzi priÃ?Âvilegiati, ma essere giocatori dalla Juve comporta anche delle rinunce. Prendete il ritiro di Pinzolo, per i gioÃ?Âcatori era impossibile uscire a farsi una passeggiata. Sarebbero stati “travolti” dall’entusiasmo dei tifosi. Idem a VareÃ?Âse. Questo non capita ai giocatori di alÃ?Âtre squadre, che possono tranquillaÃ?Âmente concedersi un po’ di svago tra un allenamento e l’altro. Lo sottolineo perÃ?Âchè tra ritiri e partite, i giocatori della Juve di spazio per il privato ne hanno davvero poco. Il partner ideale di Melo? Direi che i nostri centrocampisti sono molto diversi l’uno dall’altro e possono tutti coesistere in campo. Come sta Aquilani? Bene, ma una cosa sono gli allenamenÃ?Âti, sempre controllati, e un’altra la parÃ?Âtita dove non controlli proprio nulla. Chi è la più forte in Serie A? L’Inter, che deve solo riprendersi dall’abbufÃ?Âfata di vittorie. Cosa penso del Milan? Ha puntato sui grandi campioni, come la Juve un anno fa. Comunque chi critica il noÃ?Âstro mercato sbaglia, sono arrivati tutti naÃ?Âzionali, altri erano già in rosa. Detto ciò, gli assi piacciono a tutti”.