Nel corso degli anni il Porto ha dimostrato di essere una delle migliori società al mondo nella conduzione del calciomercato. Il club portoghese, infatti, si è guadagnato la fama di squadra che compra calciatori a cifre molto modeste, salvo poi valorizzarli e rivenderli a prezzi mostruosi, ottenendo così plusvalenze impensabili. Gli esempi, andando a ritroso, sono veramente tanti ma i più eclatanti sono sicuramente quelli che riguardano Falcao a Jackson Martinez, ceduti a Monaco e Atlético Madrid, le cui vendite hanno fruttato circa 100 milioni di euro complessivi. Ad ogni modo, qualcosa negli ultimi tempi deve essersi inceppato a Oporto: il club del presidente Pinto Da Costa, infatti, ha chiuso l’esercizio di giugno 2016 con un passivo di circa 55 milioni. Le ragioni del tracollo economico sono state spiegate, qualche settimana fa, in una conferernza stampa dall’amministratore delegato del club biancoblu Fernando Gomes, il quale ha addebitato il disavanzo alle mancate cessioni di Danilo, André Silva e Herrera (avrebbero fruttato 95 milioni di euro se fossero stati ceduti). Ora l’unica chance per ripianare i conti entro i prossimi 3 anni è ridurre i costi salariali: in poche parole, vendere.
LA JUVE FIUTA L’AFFARE – Stando a quanto riportato dal quotidiano sportivo spagnolo AS, la situazione di difficoltà del Porto potrebbe essere sfruttata a favore da altre squadre intenzionate a mettere le mani suoi gioielli dei Dragoes a prezzi stracciati. Tra i club in agguato sui pezzi pregiati portisti ci sarebbe anche la Juventus, club che ha già bussato alla bottega lusitana acquistando il brasiliano Alex Sandro. Questa volta i bianconeri avrebbero concentrato le proprie attenzioni sul centrocampista Héctor Herrera, classe 90′ che da diversi anni è un perno della nazionale messicana e che in estate è stato cercato con grandissima insistenza dal Napoli. Se l’indiscrezione fosse confermata, e Marotta fosse realmente intenzionato ad accaparrarsi il cartellino di Herrera, dopo quello di Higuain la Vecchia Signora potrebbe riservare un altro sgarbo ai partenopei, soffiando loro un calciatore inseguito a lungo.