La Stampa: Prandelli tra Juve e Nazionale - Calcio News 24
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2009

La Stampa: Prandelli tra Juve e Nazionale

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La voglia di chiarezza sul futuro di Prandelli espressa da Diego Della Valle in un’intervista alla “Gazzetta dello Sport” ha rischiato di lasciare la Fiorentina senza il suo allenatore per il finale di stagione e di gettarlo tra le braccia della Juve o, in subordine, della Nazionale. Ieri mattina Prandelli ha pensato di dimettersi: non lo ha fatto soltanto per non mettere in crisi la squadra che punta a Coppa Italia e quarto posto.

Tuttavia il tecnico bresciano ha percepito il messaggio come un segnale di rottura del “patron” che gli chiede di dichiarare pubblicamente che non andrà  alla Juve, richiesta che mette Prandelli in una situazione scomodissima: se vi acconsente si lega mani e piedi ai viola fino al 2011 quando gli scadrà  il contratto, indipendentemente dalle scelte strategiche del club; se non vi acconsente si troverà  contro tutta Firenze ancora prima di prendere una qualunque decisione. Prandelli è furioso e potrebbe anche saltare l’incontro con Della Valle in cui si doveva parlare del futuro.

Juve e Nazionale stanno alla finestra. Prandelli preferirebbe il club bianconero perchè si sente ancora un allenatore più che un ct e la Juve lo considera un candidato nella lista che comprende per ora Benitez e Laurent Blanc, visto che Capello si è già  tirato fuori. Il problema per Prandelli è semmai riconoscere con chi trattare: al momento è Jean Claude Blanc ma cosa succederebbe se a fine stagione il referente nella società  cambiasse, nell’ambito del rimpasto che la proprietà  medita di fare, delusa e irritata da quanto sta succedendo? Prandelli rischia di avventurarsi tra le sabbie mobili.

La Federcalcio intanto osserva. Abete ha interpretato le parole di Della Valle come la chiusura a qualunque ipotesi di divorzio fino al 2011 e la Federcalcio non andrà  mai a Ã?«rubareÃ?» il tecnico a un club. Ma l’interpretazione a quanto pare è diversa e Della Valle non si metterebbe di traverso al passaggio di Prandelli sulla panchina azzurra. Tutt’altro. Pure per la Federcalcio è lui la prima scelta alla successione di Lippi nè ci sono alternative credibili: Ranieri, Spalletti e Ancelotti resteranno dove sono, Casiraghi è improponibile (già  rischia di perdere l’Under 21), dei giovani piace Allegri ma dopo l’esperienza con Donadoni si vuole evitare un salto nel buio, l’ipotesi di un ct straniero incontrerebbe ostacoli. E un nuovo accordo con Lippi per mancanza di successori avrebbe il sapore di un ripiego dopo che in via Allegri non hanno apprezzato gli ultimi atteggiamenti del ct.

Fonte: Marco Ansaldo – La Stampa