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Ripresa Serie A, Spadafora: «Nulla è scontato»

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Spadafora ha fatto il punto della situazione sulle misure di sicurezza da adottare nel corso della Fase 2 dell’emergenza Coronavirus

Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è intervenuto durante il programma televisivo a Che tempo che fa, su Rai2, per parlare della possibile ripresa della Serie A.

MISURE – «Sono d’accordo perché sono misure che abbiamo proposto noi. Sono due buone notizie: la ripresa dell’attività sportiva nei parchi con le distanze di sicurezza e l’allenamento degli atleti professionisti e non, ritenuti dal Coni e dal Cip di rilevanza nazionale. Sono quegli atleti che dovranno fare anche gare. Qui parliamo di sport individuali. Per gli sport di squadra dovremo attendere».

RIPRESA ALLENAMENTI – «Dal 18 maggio, ma nella misura in cui ci siano le condizioni. Alcuni hanno trasformato questo “vedremo” del Governo in un’incapacità di decidere o penalizzare il calcio. È una ripresa graduale ed è necessario avere dei protocolli rigidi. Il comitato tecnico scientifico ha valutato che il protocollo Figc non è ancora sufficiente e ha bisogno di valutazioni».

GRAVINA – «Con Gravina ho un ottimo rapporto, sta facendo un buon lavoro. Le altre Leghe si sono già fermate ma la Serie A non credo che sia incline alla possibilità che il Governo decida di fermare allenamenti e campionati, almeno dalle pressioni che riceviamo. Il mondo del calcio lo rispetto e lo sostengo, sapendo che un’azienda economica importante».

GIOCATORI POSITIVI – «Nella videocall con la Figc abbiamo parlato di questo. È quello che sta succedendo in tutta Europa. L’Olanda ha chiuso, la Spagna ha dubbi. È una situazione complicata. Per milioni di italiani sono importanti questi due segnali. Nulla è scontato nelle prossime settimane».