Roma, Ranieri: "Il merito è dei giocatori" - Calcio News 24
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2009

Roma, Ranieri: “Il merito è dei giocatori”

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Claudio Ranieri, allenatore della Roma, ha commentato ai microfoni di Sky la vittoria interna contro il Siena: “Sapevamo della difficoltà  della gara, il Siena ha coperto molto bene il campo, noi abbiamo fatto un ottimo primo tempo, forse un po’ troppo sicuri e abbiamo preso gol su palla inattiva. Nel secondo tempo il nervosismo ci ha portato a non sfruttare le geometrie, ma questa è una squadra che non si arrende mai e vuole ostinatamente fare punti e salire posizioni. Il gol di Okaka? Gli ho detto che non parte più, tant’è che è svenuto (ride, ndr). Io credo che la società  sia stata chiara, stiamo costruendo per il nuovo calcio: un bilancio attivo e si spende quello che si riesce a spendere, senza andare oltre. Come ha detto Platini, noi ci siamo adeguati già  da prima. Qui ci sono ottimi giocatori che hanno ritrovato gli stimoli giusti. Sappiamo che abbiamo difficoltà  economiche, ma stiamo facendo il massimo. Toni è stato fortemente voluto dalla società  ed avev chiesto un giocatore come questo, ho chiesto un esterno sinistro basso, ma sta tornando Tonetto che mi permetterà  di far rifiatare Riise. La rosa è competitiva. Il merito è dei giocatori, se non hai un materiale umano buono non si va avanti. Per me alla Roma, da avversario, le mancava quella concentrazione e compattezza nei momenti topici della gara, ed è quello che sto cercando di inculcare nella testa di questi ragazzi. Mexes? Era fermo da più di un mese, ha fatto una partita, ho sia lui che Burdisso in forma, mi è sembrato logico rodarlo. Giocando ogni tre giorni posso fare questa rotazione e spero non si siano squilibri, i ragazzi si conoscono e che giochi uno o l’altro, il rendimento è sempre ottimale. Gli inserimenti di Riise? Lo conosco molto bene, lo ho affrontato con il Chelsea, lo conoscevo come esterno alto, ma qui ha fatto progressi enormi ed ora gioca benissimo anche da esterno basso. Nazionale? L’ho letto sui giornali, ma ora sono il c.t. della Roma (ride, ndr). Se dispiace? No, mi fa sentire orgoglioso, a fine carriera vorrei allenare una nazionale, se fosse quella italiana mi farebbe molto piacere, ma ora c’è questo progetto Roma e voglio vederlo nascere”.