Sampdoria, Ranieri: «Mi dispiacerà non poter abbracciare i miei giocatori»
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Sampdoria, Ranieri: «Mi dispiacerà non poter abbracciare i miei giocatori»

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Sampdoria, Claudio Ranieri parla dello stop del campionato per l’emergenza Coronavirus: ecco le parole del tecnico

Claudio Ranieri, allenatore della Sampdoria, ha parlato dello stop per l’emergenza Coronavirus. Ecco le sue dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport.

RANIERI – «La prima cosa che mi dispiacerà è non poter abbracciare i miei calciatori. Ci capiremo col feeling che ci contraddistingue. Ricominceremo e sarà gioioso stare insieme. Mi auguro che si possa ripartire bene. Eravamo in un momento eccellente, ma ho avuto diversi giocatori toccati dal Coronavirus. L’auspicio è che possano arrivare al 100% della forma. È importante per la loro carriera, per la squadra e per il calcio».

ROMA SAMPDORIA 2010 – «Nel primo tempo stavamo vincendo 1-0, sbagliammo diversi gol. Se quella partita nel primo tempo finisce 3-0 ci sta tutto! Purtroppo poi ci furono due invenzioni di Antonio Cassano per la testa di Giampaolo Pazzini. Evidentemente doveva andare così. Io non credo nella stanchezza. Avevamo fatto una rimonta, eravamo passati davanti all’Inter. Quando tu stai in quei momenti non pensi più alla stanchezza, c’è solo una grande euforia. Lì fu proprio il fatto che nel primo tempo avevamo avuto tre o quattro occasioni veramente per chiudere la partita e non si concretizzarono. Poi dopo invece ci fu il doppio gol e quello ci tagliò veramente le gambe».

DE ROSSI – «Era già un allenatore in campo. Ragazzo serio e intelligente che conosce il calcio. Giocare e fare l’allenatore poi è un mestiere differente. Ha tutte le carte in regola però per farlo. Non dimentichiamoci che il papà è allenatore e saprà dargli dei consigli molto adatti. Daniele, nel giorno del suo addio, meritava una cosa del genere».

ROMA«Sono stato sempre tifoso della Roma, fin da bambino. Poi sono diventato giocatore e allenatore. Dentro di me c’è sempre quel bambino, tifoso di questa squadra».