Spadafora: «Rinvio partite? Decide la Lega» - Calcio News 24
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Spadafora: «Rinvio partite? Decide la Lega»

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Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, parla della scelta della Lega di Serie A di rinviare alcune partita tra cui Juve Inter

Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è stato ospite di Domenica In dove ha parlato anche dell’emergenza Coronavirus e del rinvio di alcune gare, tra cui Juve Inter.

RINVIO PARTITE – «Non sono stati tutti d’accordo e molti speculano dicendo che sono decisioni del governo. Lo sport è un mondo autonomo, ho incontrato e avuto massima collaborazione con il presidente del Coni, Figc e le Leghe che prendono le decisioni. Noi abbiamo solo detto: per la salute o giocate a porte chiuse o rinviate tutte le partite. Per me rinviare e consentire di guardare questo sport che è il calcio è la cosa migliore ma prima di tutto viene la salute. Quando ci hanno chiesto come abbiamo fatto a scegliere di rinviare alcune gare sì e alcune no, gli scienziati ci dicono che non possiamo evitare i contagi, ma un conto è una partita con 50.000 persone e un conto una partita di Lega dilettanti con 50-60. Dobbiamo bloccare i luoghi con un maggior numero di persone».

POLEMICHE – «Leggo polemiche sulle società di calcio su squadre penalizzate. La Lega di Serie A è autonoma, ha un calendario che può cambiare come vuole. Si organizzano tra di loro, la Lega di calcio può decidere: se c’è qualche squadra che ritiene di essere stata penalizzata lo dica in sede di Lega e smontino e rimontino il calendario come vogliono. Non è un problema nostro, è un problema della Lega. Dicono che alcune squadre potrebbero essere costrette a giocare di più: io penso anche ai 3 infermieri che sono chiusi in ospedale a Codogno, loro sì che sono sotto stress. Questo gioco con me non funziona. Il mondo dello sport e del calcio non faccia ricadere sul Governo e sulla politica le loro scelte. Non mi interessa salvaguardare gli interessi milionari delle società. Mi interessa che siano in salute i tifosi e i cittadini. La salute di una singola persona vale più di una partita».