2020
Il nuovo Protocollo viaggia veloce: no ai ritiri e controlli più frequenti
Il nuovo Protocollo redatto dalla FIGC viaggia veloce: oggi sarà valutato dal Comitato Tecnico Scientifico
Il nuovo Protocollo viaggia veloce, anzi, velocissimo. In un pomeriggio la Lega di serie A ha confezionato il documento poi condiviso con la Federcalcio e la sua commissione medica. Fatto sta che alle nove della sera di ieri, il ministro dello sport Vincenzo Spadafora ha ufficializzato di aver ricevuto il documento e oggi sarà valutato dal Comitato tecnico-scientifico. Da escludere la fumata bianca già oggi ma potrebbe arrivare nel giro di 3-4 giorni.
Cosa cambia rispetto al vecchio Protocollo? Intanto sparisce la “bolla”. Niente più gruppo chiuso, si dorme a casa. A ogni sessione, ci sarà il termo scanner che misurerà la temperatura e chi ha più di 37,5 dovrà tornarsene a casa. Per far si che ciò avvenga serviranno controlli più frequenti: tamponi ogni quattro giorni.
Come riporta Gazzetta, la novità più grande riguarda il che cosa si farebbe (o si farà) in caso di positività. Dopo aver disposto l’immediato isolamento della persona, sarà tutta la squadra ad andarsene in isolamento per due settimane, ma all’interno del centro sportivo e proseguendo gli allenamenti. Ovviamente il calcio se lo può permettere nella prima fase della ripartenza, mentre la disposizione non risolverebbe il problema durante il momento agonistico della ripresa del campionato. Ma su questo c’è una tregua. Il problema di una revisione della norma sulla «quarantena automatica» per la squadra in caso di una singola positività non porterebbe ora da nessuna parte. Si dovrà aspettare lo sviluppo della curva epidemiologica nei prossimi 10-12 giorni.