Sassuolo, De Zerbi: «Serie A? Juve favorita. Sarà pesante a porte chiuse» - Calcio News 24
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2020

Sassuolo, De Zerbi: «Serie A? Juve favorita. Sarà pesante a porte chiuse»

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De Zerbi

Roberto De Zerbi ha fatto il punto della situazione su Serie A e Sassuolo: le dichiarazioni dell’allenatore neroverde

Roberto De Zerbi, allenatore del Sassuolo, ha parlato ai microfoni di TMW Radio della ripresa del campionato di Serie A e dei temi caldi in casa neroverde.

RIPRESA – «È particolare, è vero che la sosta è stata lunga ma particolare. Al di là dell’allenamento a casa, tanti hanno trascorso il periodo in maniera sedentaria. È una cosa nuova per tutti. Ho notato come se ci fosse un pò di polvere, sia a livello fisico che tattico. Quanto prima sarà tolta e si torneranno a vedere le cose di prima. Ci sono errori banali, movimenti non coordinati. Si rischiano infortuni per questo, perché la velocità del cervello è più alta di quella delle gambe. Per questo abbiamo puntato sulla gradualità degli allenamenti».

SERIE A – «Paga sempre la qualità, che può essere messa in discussione dall’aspetto atletico. Qualche sorpresa ci sarà, ma chi saprà gestire le rotazioni avrà meno infortuni, vedremo chi saprà stare sul pezzo per tre volte a settimana. Giocare a porte chiuse è pesante, soprattutto per chi è abituato al pubblico. Ma la qualità dei giocatori farà la differenza, come sempre».

ATALANTA – «Saremo a Bergamo e Milano, nei posti che hanno vissuto di più il dramma del Covid. Stiamo preparando non partita per partita, ma si deve lavorare sui principi generali. Ci sarà bisogno di tutti. La mossa dei cinque cambi è una delle più intelligenti fatte».

BOGA – «È un talento naturale, abbiamo visto che nell’uno contro uno è forte, ma anche contro due. Doveva mettere a posto l’attacco in profondità e la fase difensiva, un pò sconosciuta. Nell’ultimo periodo è cresciuto tantissimo anche sotto questo aspetto. Lo prendo ad esempio ora per come attacca la profondità. Ora è un giocatore a tutta fascia. Non ne vedo tanti in giro con le sue qualità».

ADDIO SASSUOLO – «E’ una domanda trabocchetto perché se rispondo che son pronto manco di rispetto al Sassuolo, al quale devo essere riconoscente, se dico che non son pronto sembra che non sia pronto ad andare. Non ci si può mai definire pronti. C’è il trucco del risultato e delle variabili che ci sono. Alleno da otto anni. Se sarà in Serie A sarà al quinto anno. Qualcosa ho fatto, non mi sento ancora completo ma lo spero anche a 50-55 anni».

CLASSIFICA – «Penso che i valori visti si confermeranno. La Juve parte ancora favorita, la qualità paga sempre. E poi ci sono tante incognite che verranno fuori nel percorso di questo mini-campionato. Non sarà un finale normale, ma il valore esce sempre. Juve, Lazio, Inter e Atalanta partono davanti a tutte. Le squadre non abituate a tre partite a settimana patiranno».

GIOVANI DA ALLENARE – «Mi piace molto Tonali e lo vedo un giocatore completo. Ha tecnica, cambio di passo, forza fisica, un po’ di tutto. E’ stato un privilegio veder maturare Locatelli, è da grandissimo club».