Rizzoli: «Kramer stordito? Ho avvisato io i tedeschi...» - Calcio News 24
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2014

Rizzoli: «Kramer stordito? Ho avvisato io i tedeschi…»

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Curiosità e retroscena sulla finale dei Mondiali raccontati dall’arbitro.

MONDIALI RIZZOLI – La finale dei Mondiali 2014 resterà nella bacheca dei ricordi più belli per Nicola Rizzoli, che è rientrato in Italia e ha raccontato l’esperienza vissuta in Brasile: «Fare l’arbitro è una passione infinita. La finale Mondiale, indimenticabile, è solo l’ultimo passo di una avventura iniziata 20 anni fa. Sono diventato prima arbitro e poi uomo. Ecco perché ho dedicato il mio risultato a tutti i ragazzi che stanno iniziando: non vi pentirete della scelta. Speravo in una semifinale. Obiettivo più realistico: un europeo aveva diretto nel 2010 e la logica dell’alternanza tra confederazioni una prassi dal 1990. Come l’ho saputo? Ero seduto accanto a Irmatov e Proença, quando stavano per annunciare l’arbitro della finale li ho guardati per carpirne la gioia. Il membro argentino della Fifa fa “Rissoli”, come se fosse bolognese. Non ho realizzato subito, poi Andrea (Stefani, uno dei 2 assistenti, ndr) mi ha dato un pugno sulla gamba che quasi m’infortuna. Dal dolore ho capito che toccava a noi», ha raccontato l’arbitro ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”.

GLI EPISODI – Rizzoli ha evidenziato poi l’importanza degli assistenti e commento alcuni episodi riguardo la finale tra Germania e Argentina: «Certo, senza assistenti all’altezza non vai da nessuna parte. E loro sono i migliori. La scuola italiana è un vanto nonostante le critiche interne. Basta andare all’estero per capire come siamo rispettati. Purtroppo in Italia va di moda la dietrologia e manca la cultura sportiva. Rigore su Higuain? Ho sbagliato a dare punizione alla Germania. Non era nulla. Perché rigore? Neuer va sul pallone in anticipo sull’attaccante. Aguero da secondo giallo? Non ho rivisto l’episodio: in diretta l’ho giudicato involontario e per questo non meritevole dell’ammonizione. Posso aver sbagliato. Mascherano? C’è stato un doppio intervento su Schweinsteiger e in quei frangenti è importante vedere la reazione dei giocatori. Siamo ai supplementari, la lucidità è al minimo. In una finale corretta come quella di Rio l’arbitro non può diventare protagonista espellendo a raffica».

LE CURIOSITA’ – Ma il direttore di gara ha colto l’occasione anche per rivelare qualche aneddoto e curiosità in merito all’esperienza ai Mondiali: «Beh, Kramer poco dopo il colpo subito da Garay è venuto da me chiedendomi: “Arbitro, questa è la finale?”. Pensavo scherzasse, gli ho fatto ripetere la domanda, e lui: “Mi serve sapere se questa è davvero la finale”. Al mio “sì” sbalordito ha concluso: “Grazie, era importante saperlo”. Ho avvisato Schweinsteiger e hanno sostituito Kramer. Siparietto con il portiere nigeriano? Si avvicina sorridendo e fa: “Ho detto ai miei compagni di non fare più falli vicino all’area. Messi le mette tutte dentro. Lui è un fenomeno e io faccio una figura di… Ci siamo capiti”. Se ci penso, rido ancora. Mi aggiusto i capelli dopo l’inquadratura? Ho alzato gli occhi per coincidenza, nessuna vanità».

TECNOLOGIA E OBIETTIVI – Infine spazio alle considerazioni sulle novità introdotte e sugli obiettivi per il futuro: «Lo spray è stato molto utile, così come la tecnologia sul gol non gol. Continuo a pensare che la cosa migliore sia l’integrazione con gli addizionali. Sulla moviola non so, ora è solo un annuncio. Euro 2016? Vedremo, dovrò sudare per avere il pass: colleghi come Rocchi, Tagliavento e Orsato potevano essere al Mondiale senza problemi. Ritirarmi? Scherziamo, fare l’arbitro è la cosa più bella che ci sia».