Ferrero: «Oggi rinnovano Eder e Soriano» - Calcio News 24
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2015

Ferrero: «Oggi rinnovano Eder e Soriano»

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E poi smentisce le voci sulla cessione del club: «Non vendo»

Subentrato a Edoardo Garrone tra lo scetticismo generale, Massimo Ferrero ha conquistato tutti. Anche la scena, in effetti, considerando gli show a cui ci ha abituato in un anno e qualche mese. Diversi i progetti avviati dal patron blucerchiato, che ha smentito ai microfoni di Tuttosport l’ipotesi di una cessione del club: «La Sampdoria non è in vendita. Gabriele Volpi? Non l’ho mai incontrato. Ci siamo sentiti solo una volta, al telefono, perché eravamo interessati ad un giocatore dello Spezia. Aprirei le porta della società solo ad un partner che mi garantirebbe di fare il salto di qualità. Per il bene dei tifosi, non di me stesso. Per costruire una squadra ancora più forte e giocare per traguardi che fanno sognare. Io amo anche vincere. Se la Samp avesse bisogno di soldi avrei venduto Soriano e Eder per 25 milioni. Parlano i fatti: i gioielli sono rimasti nella cassaforte blucerchiata», ha dichiarato Ferrero, che ha fatto stimare il valore della Sampdoria e la forbice va dai 120 ai 150 milioni di euro.

BLINDATI! – Il presidente del club ligure è tornato poi a parlare delle ultime ore di calciomercato, quelle nelle quali sono saltate le cessioni di Eder e Roberto Soriano: «In estate sono arrivate tante richieste, anche 10 milioni dagli arabi ma abbiamo detto no, e alla fine anche questo ambiguo interessamento dell’Inter. Proprio in queste ore stiamo definendo i prolungamenti di Eder e Soriano. Domani (oggi, ndr) sarò a Genova e annunceremo l’accordo. Il Napoli Soriano non lo voleva. È stata tutta una finta e noi ce ne siamo accorti in anticipo. Tutti sanno che De Laurentiis è bravo a fare cinema… Su Soriano si è mosso anche il Milan o meglio Mihajlovic. Prima avevano già preso Bertolacci per 20 milioni, ma Soriano vale di più», ha spiegato Ferrero, che ha assicurato di aver sistemato il bilancio e di non aver chiesto l’anticipo di 1,410 milioni di euro dei diritti tv.

CHAMPAGNE E ROSE – Il patron della Sampdoria ha parlato poi della prossima sfida di campionato, quella contro il Torino di Urbano Cairo, con cui i rapporti non sembravano proprio idilliaci: «Non siamo stati mai nemici. Si era un po’ offeso per quella storia del tirchio ma gli è passata subito, anzi mi ha dato lo stadio per giocare l’Europa League. Io ho mandato una cassa di champagne a lui e rose alla signora. Domenica sarà una bella gara perché ci saranno in campo tanti giovani e anche questo è un altro aspetto positivo che io e Cairo vogliamo coltivare. L’Olimpico è un campo stregato per noi, ma sono sicuro che riusciremo a sfatare anche questo tabù». 

LA PANCHINA – Ferrero è tornato a parlare dell’Europa League e quindi di Walter Zenga, ma ha parlato anche di Sinisa Mihajlovic, smentendo di rimpiangerlo dopo l’addio e l’approdo al Milan: «Zenga doveva tornare sulla terra dopo essere stato sull’astronave all’estero, poi si è ridimensionato, si è calato nella parte, ha lavorato duro e ora sono sicuro di aver fatto la scelta giusta. Mihajlovic? E’ un grande allenatore e sono sicuro che al Milan farà bene». Poi i retroscena sulla scelta del nuovo allenatore: «Quest’estate ho incontrato tre tecnici, però a campionato finito non come hanno fatto gli altri club con Sinisa, mancando di rispetto alla Samp e destabilizzando l’ambiente. A giugno ho parlato con Sousa e dopo tre minuti non mi piaceva. Sarri mi è piaciuto ma per il suo gioco ci vuole tempo, chiedeva una trasformazione radicale della squadra e noi eravamo già avanti col mercato, temevo di perdere le prime 6 gare. Zenga invece era quello giusto».