Alfano: «Violenti allo stadio? Come i mafiosi» - Calcio News 24
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2014

Alfano: «Violenti allo stadio? Come i mafiosi»

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Il ministro descrive le misure adottate per limitare la violenza negli stadi

ALFANO DASPO CIRO ESPOSITO – Angelino Alfano, ministro dell’Interno attualmente in carica, è tornato sul decreto antiviolenza pronto ad essere approvato. Parlando a La Gazzetta dello Sport Alfano si è espresso con soddisfazione sulle misure che saranno adottate e sulla direzione che si è voluta imprimere in tal senso: «L’obiettivo è chiaro: fuori i violenti dagli stadi, restituiti alle famiglie. Vogliamo che i violenti non si avvicinino allo stadio». Questo sarà, secondo il ministro, il risultato della linea dura adottata nei confronti delle frange più violente del tifo: per i recidivi sarà previsto un daspo dai 5 agli 8 anni e non mancheranno provvedimenti anche per striscioni di istigazione all’odio. Secondo Alfano la misura del daspo resterà valida e necessaria: «Daspo inattaccabile? Noi riteniamo di sì, e la Giurisprudenza fornisce suggerimenti ai Questori affinché motivino i provvedimenti per renderli difficilmente attaccabili».

UN CALCIO ALLA VIOLENZA – Il trattamento riservato ai più violenti sarà simile a quello adottato per le associazioni a delinquere: «Il rigore delle sanzioni può arrivare alla misura della sorveglianza speciale, prevista solo per i criminali più pericolosi, di associazioni mafiose e non». Queste, poi, le misure specifiche per le sfide infuocate tra Roma e Napoli: «Il messaggio della mamma di Ciro Esposito lascia ben sperare. Probabile che gli organismi preposti decidano che queste partite si svolgano col divieto delle trasferte della tifoseria». Ultimo messaggio di Alfano, che non si espone sull’elezione del presidente della Figc, rivolto al mondo del calcio: «Cosa chiedo? Di dare un calcio alla violenza».