Angeli: «Sono molto contento di essere qui. Non mi aspettavo la chiamata del Bologna...»
Connettiti con noi

Bologna News

Angeli: «Sono molto contento di essere qui. Non mi aspettavo la chiamata del Bologna…»

Pubblicato

su

Bologna

Angeli: «Sono molto contento di essere qui. Non mi aspettavo la chiamata del Bologna…». Le parole del difensore classe 2002

Matteo Angeli ha parlato in conferenza stampa alla sua presentazione da nuovo calciatore del Bologna. Ecco le parole dell’ex difensore dell’Imolese:

«Sono molto contento di essere qui, la chiamata del Bologna è stata una grande sorpresa che non mi aspettavo, anche se sapevo già da gennaio che ero osservato. La chiamata a luglio è stata un piccolo coronamento di un sogno. In queste due settimane sto capendo tanto, già molto di più rispetto a quello che si può apprendere nelle categorie inferiori. Al Milan ho imparato molto sotto l’aspetto della disciplina, sono altresì contento dell’esperienza all’Imolese, un ambiente adulto da cui ho imparato molto. Rifarei le scelte che ho fatto. La differenza principale è l’intensità, riscontrabile anche solamente negli allenamenti. Con Sinisa non ho ancora parlato singolarmente, ma solo assieme al gruppo. Alla fine del ritiro discuterò della mia situazione e se dovessi andare in prestito sarà condiviso anche da me, sarò pronto a dare il massimo ovunque io vada. in campo mi piace costruire gioco a testa alta, con passaggi non banali e con criterio, ho sempre avuto il feeling con il gol ma ho certamente raggiunto l’apice con l’Imolese attraverso i miei 7 gol stagionali. Il mio esempio di difensore è sempre stato Sergio Ramos, per me in quel ruolo si è sempre comportato in maniera perfetta. Marcare Arnautovic è ovviamente faticoso ma sto imparando da ogni situazione possibile. Ho sempre fatto il difensore, posso fare il terzino in caso di necessità, ho dato il mio contributo l’anno scorso. Nella difesa a tre invece ho sempre fatto il braccetto di destra, all’Imolese ho sempre giocato lì quando è capitato, ma posso fare anche il perno, mi trovo bene»