Bella Ciao dovrebbe unire e non dividere: #IostoconHysaj
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Editoriale

Bella Ciao dovrebbe unire e non dividere: #IostoconHysaj

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Hysaj bella ciao

Risvolti sempre più incredibili nella vicenda che sta coinvolgendo Hysaj, “colpevole” agli occhi di alcuni tifosi della Lazio di aver cantato Bella Ciao

Sembrava volger al lieto fine il caso legato a Elseid Hysaj e alla sua esibizione sulle note di Bella Ciao. Invece, ancora una volta, il genere umano ha saputo superare se stesso. E non certo per farsi particolarmente apprezzare.

L’ormai classico rito d’iniziazione canoro si è trasformato infatti in furente polemica a causa della scelta musicale espressa dall’ex terzino del Napoli. Innocentissima, oltretutto, se è credibile che sia dovuta principalmente alla recente popolarità ottenuta grazie alla travolgente e popolare serie tv spagnola La Casa de Papel.

Anche perché, onestamente, che Hysaj abbia pensato a Bella Ciao in chiave politica è quantomeno ardito considerando le origini albanesi del ventisettenne di Scutari. Ma anche fosse, non dovrebbe comunque urtare la sensibilità di nessuno. Anzi. Bella Ciao, al netto delle numerose strumentalizzazioni, è un canto di libertà. Che dovrebbe unire invece che dividere.

Non però per quei pochi soggetti biancocelesti che hanno insultato il loro giocatore (e già qui ci sarebbe di che discutere a priori…) e che hanno affisso un vergognoso striscione per le strade della Capitale. Soggetti che non meritano nemmeno l’appellativo di “tifosi”.

A prescindere dal mescolamento fuori luogo tra calcio e politica, ancora una volta a difettare è la civiltà. Impeccabile in questo senso il comunicato redatto dalla Lazio che stigmatizza con forza il comportamento di questa sparuta minoranza e al tempo stesso preserva la stragrande maggioranza del tifo più acceso, ma sano, biancoceleste.

Così come con altrettanta veemenza il mondo dei social si è scatenato in difesa del neo laziale. L’hashtag #IostoconHysaj ha riunito decine di migliaia di persone sotto il cappello della solidarietà e del rispetto. Perché ignoranza e inciviltà vanno combattute con ogni mezzo possibile.