Bojinov: "Domenica è una finale" - Calcio News 24
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2009

Bojinov: “Domenica è una finale”

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“Non siamo riusciti a vincere ma la squadra ha ripreso fiducia e adesso ci aspetta la finale di domenica contro la Lazio”. La grinta di Bojinov arriva in sala stampa dove l’attaccante incontra i giornalisti fra il gol di mercoledì e la sfida di dopmenica: “Una partita importante anche per loro: vincendo possiamo dare una svolta al campionato e avvicinare la salvezza. Speriamo nei tifosi, che ci diano una mano come hanno sempre fatto, venendo tutti allo stadio e standoci vicino. Sarà  una partita difficile, dovremo dare il massimo e fare una partita da Parma, aggressivi e cattivi senza lasciare spazio all’avversario”

Che effetto ha fatto segnare contro la squadra prima in classifica?
“Una grande emozione, ma la cosa più importante è che il Parma abbia fatto una prestazione a livello dell’Inter. Siamo andati in vantaggio, dopo un paio di minuto è arrivato per il pareggio. Peccato. Comunque l’importante era tornare ad un Parma tonico, come si era visto già  a Palermo. Non siamo riusciti a vincere ma la squadra ha ripreso fiducia e adesso ci aspetta la finale di domenica contro la Lazio. Una partita importante anche per loro: vincendo possiamo dare una svolta al campionato e avvicinare la salvezza. Speriamo nei tifosi, che ci diano una mano come hanno sempre fatto, venendo tutti allo stadio e standoci vicino. Sarà  una partita difficile, dovremo dare il massimo e fare una partita da Parma, aggressivi e cattivi senza lasciare spazio all’avversario”.

E dal punto di vista personale è contento della stagione?
“Dopo la Fiorentina ho avuto qualche problema e c’è voluto un po’ di tempo per rientrare. Adesso sto bene. Qui c’è una squadra dove è giusto che giochi chi è in forma, perchè il Parma ha bisogno di loro. Per colpa della gamba non ho giocato quanto volevo, ma sono soddisfatto del lavoro che stiamo facendo. Sicuramente abbiamo avuto qualche problema di risultato, ma adesso stiamo bene e vedo tutti quanti che lottano, corrono e danno il massimo”.

Nel mercato di gennaio era vicino all’approdo definitivo al Parma. Poi l’affare con il Manchester è saltato. Dispiaciuto?
“Sicuramente un po’ sì, ma questo fa parte del calcio. Dispiaciuto, tuttavia sempre più consapevole di dover lavorare per migliorare e dare il massimo. Poi c’è una società , un presidente, un direttore, un allenatore e loro prenderanno le decisioni migliori. Io devo lavorare e non deludere in campo, fuori dal campo ci sono altre persone che poi decidono”.

Come sta adesso?
“Io lavoro sempre per migliorare con il preparatore e l’allenatore. Non sono al cento per cento, ma ogni giorno il mio stato fisico progredisce. Il mister vede tutti quanti, ha visto che stavo bene e mi ha dato la possibilità  di giocare con l’Inter. Io arrivo da due anni difficili, dove non ho mai giocato. Adesso è una stagione intera che sto lavorando e devo ringraziare il Parma che mi ha dato la fiducia e la possibilità  di tornare ai livelli che so di poter arrivare. L’importante adesso è tornare alla vittoria insieme al Parma”.

Il periodo di difficoltà  da cosa è stato causato?
“Ho sentito troppe cose: problemi fisici, psicologici… Invece no la squadra sta bene, siamo neopromnossi e siamo partiti bene, è normale e lo abbiamo visto in altre squadre che poi girasse male un po’ anche a noi. Fa parte del gioco, non siamo nè l’Inter nè il Milan tantomeno la Roma, sappiamo delle nostre possibilità  e che queste possono portarci alla salvezza. Speriamo arrivi presto la vittoria, già  domenica anche se sarà  difficile”.

L’infortunio di Dzemaili potrebbe creare problemi alla rosa?
“Dzemaili è un giocatore di qualità  importanti e che giocava sempre, pertanto la sua assenza dispiace. Gli facciamo un grande in bocca al lupo per un ritorno al più presto, però il direttore ha preso giocatori importanti comne Jimenez e Valiani, che si sono introdotti bene nel gruppo. Jimenez ha giocate importanti e con l’intelligenza tattica che si ritrova diventa importante per il Parma. Valiani è un giocatore che si sacrifica, è un lottatore, un giocatore che al Parma serviva”.

Quando va in campo bada a chi ha come marcatore oppure gioca liberamente a testa bassa?
“Io sono un giocatore cui piace svariare, andare a destra, sinistra, in mezzo, seconda o prima punta. Però io faccio quello che dice il mister, sono disposto a fare qualsiasi cosa pur di giocare. Non sono una prima punta pesante, come Crespo e Paloschi, cerco di trovare la posizione giusta e non dare riferimenti agli avversari”.

L’altro giorno è venuto a Parma Capello e ha esaltato la Premier league. Cosa si può portare di positivo dall’Inghilterra in Italia?
“Dico la verità : gli stadi. E’ quello che hanno di più in Inghilterra. Se si può avere in Italia un europeo come si dice io penso che la ristrutturazione delle strutture sia un vantaggio per tutti: per i giocatori perchè è un piacere giocare in posti belli, per gli addetti ai lavori e per i tifosi che magari hanno la possibilità  di stare vicino al campo e guadagnarci nello spettacolo”.

Fonte: fcparma.com