Bozzo e l'operazione Bernardeschi: «Ci sono voluti 8-9 mesi...» - Calcio News 24
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Bozzo e l’operazione Bernardeschi: «Ci sono voluti 8-9 mesi…»

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L’arrivo di Federico Bernardeschi alla Juventus commentato da Beppe Bozzo, suo procuratore: «L’operazione più difficile che abbai mai fatto»

Alla fine, dopo tante chiacchere, Federico Bernardeschi ha lasciato Firenze: il giocatore è un nuovo elemento della Juventus, alla quale arriva dopo un’operazione da 40 milioni di euro. A commentare per “Tuttosport” l’affare ci ha pensato anche il procuratore del ragazzo, quel Beppe Bozzo che è stato convinto di quanto realizzato: «Più che un’operazione di mercato, è stato un parto: abbiamo lavorato 8-9 mesi per trasferirlo dalla Fiorentina alla Juventus». Una transazione quindi pensata e ripensata a lungo, anche per convincere una Fiorentina reticente alla cessione, nonostante il giocatore avesse già fatto sapere di non voler rinnovare il contratto con la Viola.

LUNGA ATTESA – Dopo la firma, Bozzo ha potuto esprimere la sua soddisfazione: «Siamo riusciti a trasformare un’idea da fantacalcio in realtà. Ho avuto il privilegio di lavorare a tante situazioni difficili, ma questa è stata la più dura. Strada facendo ho eliminato tutte le pretendenti – e non erano poche – perché l’unico per riuscire era far correre la Juventus da sola. Alla fine ho messo tutte le fiches sui bianconeri sperando che uscissero: sono usciti». La difficoltà maggiore è stata nel rapporto tra Juventus e Fiorentina: «Per convincere i viola non è servita una magia, ma solo dialogo. Devo ringraziare Cognigni e Corvino, che hanno capito la volontà del ragazzo. E Marotta si è rivelato il solito fuoriclasse: venerdì ha avuto l’intuizione decisiva, anticipando la telefonata alla Fiorentina. Lui resta umile: è la differenza tra un vincente e un perdente».

LE ALTRE E IL FUTURO – C’erano altri club sul ragazzo, ma Bozzo precisa: «Ho parlato molto con Federico ed entrambi eravamo convinti che non ci fosse un posto migliore della Juventus, un club organizzato e vincente, il luogo ideale per un grande talento che aspira a diventare un campione». Il paragone è Del Piero, ma Bozzo frena tutti: «Il film me lo sono fatto in testa, però non voglio esser presuntuoso. E non voglio che lo sia nemmeno Federico: lui dev’essere umile, ma consapevole del suo talento. Il 10? Federico porterebbe quel numero con lo spirito giusto. Deciderà la società. Higuain dice la Juve si è rinforzata: sono d’accordo. Quando sarà completa, lo sarà ancora di più».