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Buon compleanno a… Ederson

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Oggi è il compleanno di Ederson, centrocampista dell’Atalanta, arrivato in estate dalla Salernitana 

Oggi Ederson compie 24 anni. Il suo nome per esteso è quasi chilometrico e forse per questo è un centrocampista che corre tanto: Ederson José dos Santos Lourenço da Silva. Gioca in Italia da due anni, prima a Salerno e poi a Bergamo, e per definire bene quello che è stato l’avvio della sezione italiana della sua carriera vale più di ogni altra cosa la promessa di futuro che contiene. Un indizio lo rivela il disegno dell’undici titolare, ovviamente ipotetico ma indicativo, che su La Gazzetta dello Sport a proposito dell’Atalanta 2023-24: nel 3-4-1-2 di Gian Piero Gasperini lui c’, a occupare il centrosinistra del reparto di mezzo in una linea composta con Zappacosta, De Roon e Bakker, il nuovo arrivo dalla Germania. Non sarebbe così, in una squadra dall’organico ricco, se non avesse fatto vedere di che pasta è fatto.

Intendiamoci: i numeri sono ancora al di sotto di una promozione definitiva, del raggiungimento di una posizione di inamovibile. Ma è indubbio che alla Salernitana il suo arrivo nel gennaio 2022 sia stato uno degli elementi forti per quella mission impossible della salvezza messa in opera da Walter Sabatini, andando a scandagliare il mercato di riparazione un po’ ovunque. E che il suo acquisto sia stato tra i migliori che si potessero fare lo dimostra il flusso di cassa avuto nel giro di 6 mesi: uscita di 6 milioni e mezzo verso il Corinthians, ingresso di 21 e rotti con la cessione all’Atalanta: una destinazione quasi fatale, tenendo conto di come in nerazzurro si apprezzino e si prendano i giocatori dinamici, quelli che sembrano mangiare il campo.

In granata, Éderson si fa notare per due aspetti sopra ogni altra cosa. Esattamente come succede alla squadra, cresce in maniera esponenziale e fornisce un contributo rilevante per la costruzione di un’impresa da sogno. Attraversa le difficoltà iniziali, nelle quali appare come un giocatore un po’ leggero, senza l’opportuna malizia che ci vuole in una formazione chiamata a lottare. E finisce per acquisire una capacità d’impatto che si misura nel contributo fondamentale per acquisire punti pesantissimi. Lo fa con due gol, che non sono il suo compito principale, ma che costituiscono la cartina di tornasole della sua avvenuta crescita. A Marassi, contro una Sampdoria tramortita dal gol iniziale di Fazio, aggancia un pallone sulla linea di metà campo e si proietta sulla sinistra a una velocità insostenibile per chi insegue. Arrivato a tu per tu con il portiere, si aggiusta il pallone con un efficace esterno destro in corsa e conclude di forza con l’altro piede: come prima rete in Serie A c’è da rimanere a bocca aperta. Si ripete proprio a Bergamo e chissà che sia stata proprio questa gara a convincere la società lombarda ad allargare i cordoni della borsa. Anche questo è un exploit tutt’altro che banale: sponda di testa di Djuric e lui si avventa in acrobazia deviando al volo quel tanto che basta per mettere il pallone in porta.

É solo una coincidenza, ma guarda caso è proprio contro la sua ex squadra a segnare l’unico gol in nerazzurro della sua stagione in Atalanta-Salernitana. E dopo una fuga palla al piede e un tocco sotto misura, stavolta si inventa una conclusione da fuori, evidentemente ripetersi non gli piace, sceglie sempre soluzioni nuove. Anche se il capolavoro dell’anno, per la verità, è il salvataggio che fa su Luis Alberto nella vittoria dell’Atalanta all’Olimpico, lì c’è la migliore sintesi della determinazione che è in grado di sprigionare.

«All’inizio è stata dura, ma la cosa su cui lavorare di più è l’aspetto mentale. Le gambe seguono la testa: anche quando sei stanco, o pensi di aver lavorato molto, devi riuscire a pensare sempre di non aver fatto già abbastanza»: a una domanda su cosa significhi stare con Gasperini, Ederson ha risposto così in un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Parole di tre mesi fa, che varranno sicuramente anche per anno che quattro giorni dopo il compleanno inizierà con le fatiche di Zingonia.