Chievo-Juve, le pagelle: top e flop, promossi e bocciati del Bentegodi
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Chievo-Juve 2-3, top e flop: ok Khedira, ma Cancelo e Bonucci steccano

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Khedira

Chievo-Juve 2-3, top e flop: nei bianconeri si salvano Khedira e i nuovi entrati, ma Cancelo e Bonucci steccano. Fra i clivensi promossi Depaoli e Giaccherini

Non è ancora la migliore Juve. Non è ancora la Juve che tutti riuscivano ad immaginarsi. Ma è pur sempre una Juve che ricomincia da una vittoria. E nel calcio di agosto è tantissima roba. Allegri deve ancora lavorare tantissimo sul 4-2-3-1, sull’inserimento di Cristiano Ronaldo nei meccanismi di gioco e anche sulla tenuta difensiva, ma la squadra ha tenuto botta. Soffrendo, rischiando di capitolare, ma alla fine portando a casa la pelle. I tre punti ci sono, la brillantezza non ancora. Bene, in compenso, il Chievo, che ha fatto un’ottima figura al cospetto della formazione più forte d’Europa.

Chievo-Juve: i promossi

SAMI KHEDIRA – Trovarsi al posto giusto al momento giusto è un merito. Da non mettere in discussione per nessun motivo al mondo. Gioca al piccolo trotto, ma la partita la sblocca lui, con il suo solito tempismo da killer. Cala nella ripresa, ma poter contare su di lui è importante. Se non di vitale importanza per Allegri. E la sensazione è che di partite, alla faccia di Emre Can, ne giocherà un bel po’.

EMANUELE GIACCHERINI – Sacrificio da Samurai, lotta da gladiatore, ma soprattutto qualità negli ultimi trenta metri. E Cancelo nella ripresa non gli prende nemmeno la targa. Giocatore da clonare.

FABIO DEPAOLI – Fa davvero una grandissima partita, correndo come un forsennato sulla fascia destra. Si sbatte come un leone e gioca una gara di sostanza, annullando totalmente o quasi la spinta offensiva di Alex Sandro. Ora è davvero pronto ad esplodere. Altro che riserva…

BERNARDESCHI + MANDZUKIC – Entrare, decidere le partite, fare la differenza: questi sono i campioni. E quando Allegri li inserisce l’inerzia della gara del Bentegodi cambia totalmente. Benedetta panchina!

Chievo-Juve: i bocciati

LEONARDO BONUCCI – Il metro che guadagna Stepinski in occasione del gol del pareggio lo regala lui. Distratto, sbadato sulle palle alte, ma è il solito Bonucci di sempre. In compenso fa molto bene in fase di impostazione, ma non basta. Non può bastare.

JOAO CANCELO – In fase difensiva fa più danni della grandine. E quando viene saltato son problemi seri. Giaccherini lo fa impazzire: la sensazione è che, in fase di contenimento, deve ancora fare tanta, ma tanta strada.