De Luca: «Assembramenti post Coppa Italia? Sarebbe accaduto ovunque. Su Salvini...» - Calcio News 24
Connettiti con noi

Ultime Notizie

De Luca: «Assembramenti post Coppa Italia? Sarebbe accaduto ovunque. Su Salvini…»

Pubblicato

su

Vincenzo De Luca, governatore della Campania, attacca duramente Matteo Salvini e parla degli assembramenti post Coppa Italia

Vincenzo De Luca, governatore della Campania, attacca duramente Matteo Salvini, quest’ultimo polemico per la risposta della città di Napoli dopo la vittoria della Coppa Italia. Queste le parole di De Luca.

FESTEGGIAMENTI – «Verso mezzanotte ragazzi, tifosi del Napoli hanno tifato con gioia, un episodio che sarebbe successo ovunque. Voglio ricordare che a Torino, in occasione di una partita della Juve in Champions, ci sono stati morti e feriti in piazza. A Milano, se avesse vinto l’Inter, si sarebbe scatenata l’ira di dio. Senza nessuna vittoria ci sono stati assembramenti ai Navigli e movida scapigliata in Veneto, ma nessuno ha chiesto al presidente della Regione cosa ne pensasse. Tutti quelli che hanno buon senso sanno che sarebbe successo dovunque, ma siccome è capitato a Napoli, il cafone  ha ritenuto di fare dei commenti. Io credo che quel cafone politico abbia dimostrato di essere davvero tre volte somaro, non una volta sola».

SALVINI – «In tutta Italia e nel mondo sarebbe successa la stessa cosa, ma siccome è capitato a Napoli il cafone ha ritenuto di fare dei commenti e ha dimostrato di essere davvero tre volte somaro. Primo perchè se uno organizza il 2 giugno una manifestazione a Roma in violazione di tutte le norme di distanziamento, insieme alla vispa Teresa, e poi si permette di dire che il governatore De Luca non è intervenuto riguardo alla festa dei tifosi del Napoli ha la faccia come il suo fondoschiena, peraltro usuarato. Secondo motivo di ‘ciucciaria’, direbbe De Filippo, è giusto il caso di ricordare a questo somaro geneticamente puro è l’obbligo di garantire le norme nazionale sul distanziamento ricade sul Viminale e sul Prefetto, ma questo l’uomo di Neanterthal lo ignora».