Felipe Melo si racconta: «Il 95% dei miei amici sono morti»
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Felipe Melo si racconta: «Il 95% dei miei amici sono morti»

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Felipe Melo si racconta: ecco le parole del centrocampista brasiliano sulla sua infanzia difficile, crescendo in favela

Felipe Melo si racconta ai microfoni del Clarin. Ecco le parole dell’ex Juve e Inter sulla sua infanzia difficile.

FELIPE MELO – «Sono cresciuto nella peggior favela di Rio de Janeiro. Mia madre stava sempre a casa con noi e mio padre lavorava tutto il giorno. Non avevo particolari comodità, ma non mi è mancato nulla. Fin da piccolo sognavo di giocare a calcio e se non ci fossi riuscito non so come sarebbe stata la mia vita. Era il calcio o il calcio. A volte mi andavo ad allenare e al ritorno scoprivo che avevano sparato a uno dei miei amici. Il 95% dei miei amici della favela non ci sono più, sono morti. Hanno scelto un altro percorso e ora non ci sono più. Solo il 5% è riuscito ad andare via, a lavorare e a costruirsi una vita. Ho visto cose incredibili nella favela di cui preferisco non parlare. Ho avuto l’opportunità, ma non mi sono mai voluto invischiare con la droga né avere armi».